Il Texas fa causa alla voglia di aborto di Biden

La Casa Bianca vorrebbe che il ministero della Salute manomettesse le leggi nazionali onde trasformare ogni sala per interventi sanitari di emergenza in struttura per aborti

Bimbo

Image from texasrighttolife.com

Lo Stato del Texas ha fatto causa al governo federale degli Stati Uniti d’America. Il tema è l’aborto. La denuncia riguarda le direttive impartite, con protervia aggressiva, dal presidente Joe Biden l’8 luglio attraverso l’Ordine esecutivo 14076.

Biden, che dal giorno in cui è stato eletto non perde occasione per propagandare, difendere e finanziare l’aborto in patria e nel mondo, aveva reagito con quell’ordine esecutivo alla decisione della Corte Suprema federale, il 24 giugno, di annullare quel precedente giuridico che per mezzo secolo e circa 60 milioni bimbi soppressi nel grembo delle proprie mamme ha imposto al Paese la bugia dell’aborto come “diritto” iscritto nella Costituzione federale.

Ora (il 14 luglio) il Texas risponde con la calma del tribunale all’ira stizzosa di Biden e dei suoi sostenitori radicali. Perché, tra l’altro, le direttive imposte da Biden alle istituzioni statunitensi consigliano alle strutture ospedaliere del Paese di praticare aborti in “via emergenziale”, ignorando i divieti imposti all’aborto da quegli Stati la cui legislazione lo prevede dopo la decisione della Corte Suprema del 24 giugno.

Secondo il Procuratore generale del Texas, Ken Paxton, questo significa che, per odine del presidente della repubblica coincidente con il capo dell’esecutivo nonché comandante di ultima istanza delle forze armate, il ministero della Salute dovrebbe attrezzarsi per manomettere le leggi nazionali onde trasformare ogni sala per interventi sanitari di emergenza del Paese più importane nel mondo in disinvolte strutture per aborti, nonostante non esista norma federale e precedente giuridico che garantisca l’aborto come “diritto” costituzionale. Per molto meno di questo la storia ha scomodato la categoria del golpe bianco.

La notizia dell’intervento del texano Paxton è insomma di quelle molto belle. La superbia e l’arroganza di chi si ritiene onnipotente nel comminare la morte a destra e a manca, di comandare la politica e di beffarsi della magistratura viene rimessa al proprio posto, con l’aggiunta delle spese legali. Ma la notizia ancora più bella è che il Texas sia certamente solo il primo Stato dell’Unione nordamericana a ricacciare in gola a certi insolenti la sicumera che sfoggiano sfacciati.

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