Il Presidente Joe Biden ha attaccato il Senatore Tommy Tuberville per aver bloccato oltre 200 nomine militari a causa della nuova politica del Pentagono di finanziare gli aborti. La politica del Dipartimento della Difesa prevede che i contribuenti finanzino i costi di viaggio e i permessi retribuiti dei membri del servizio militare e delle loro famiglie per ottenere l’aborto. Si stima che questa mossa comporterà circa 4.100 aborti in più all’anno, in parte finanziati dai contribuenti. Biden ha definito “bizzarra” l’opposizione di Tuberville agli aborti finanziati dai contribuenti, durante un evento di raccolta fondi nella Silicon Valley.
Anche la segretaria stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha condannato il blocco delle nomine da parte di Tuberville, affermando che “danneggia la nostra sicurezza nazionale” e definendolo “pericoloso” e “inaccettabile”. Tuttavia, la responsabilità dell’impasse è del Pentagono e dell’amministrazione Biden, in quanto Tuberville ha chiarito che ritirerà la sospensione non appena la politica di finanziamento dell’aborto sarà ritirata. Inoltre, il Senato potrebbe votare sulle candidature individualmente, ma i Democratici hanno scelto di non votare su nessuna candidatura e l’Amministrazione Biden si è rifiutata di ritirare la politica.
L’amministrazione Biden ha proposto un voto in commissione su una proposta di legge per rovesciare la politica di finanziamento dell’aborto del Pentagono, in cambio del fatto che Tuberville permetta di votare sulle sue nomine. Tuttavia, Tuberville è consapevole che questo disegno di legge verrebbe probabilmente sconfitto in una commissione controllata dai Democratici e successivamente sottoposto a ostruzionismo al Senato, rendendo improbabile che diventi legge. Quindi, non vede alcun motivo per rinunciare alla sua leva senza alcuna garanzia in cambio.
Tuberville incolpa l’amministrazione Biden e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin di aver dato priorità alla loro politica pro-aborto rispetto alle promozioni militari. Egli sostiene che la nuova politica a favore dell’aborto viola il Titolo 10, Sezione 1093 del Codice degli Stati Uniti, che proibisce l’uso dei fondi del Dipartimento della Difesa per gli aborti, tranne nei casi in cui la vita della madre è a rischio o se la gravidanza è frutto di stupro o incesto.
Le azioni di Tuberville non bloccano completamente le nomine; semplicemente impediscono al Senato di votare su lunghe liste di candidati in una sola volta, rendendo necessarie votazioni individuali, che richiedono più tempo. I sondaggi mostrano costantemente che la maggioranza degli americani si oppone all’utilizzo del denaro dei contribuenti per finanziare gli aborti, sia a livello nazionale che internazionale. Tradizionalmente, i divieti di finanziamento dei contribuenti per gli aborti elettivi godevano di un sostegno bipartisan al Congresso, ma i leader democratici hanno recentemente modificato la loro posizione per sostenere gli aborti finanziati dai contribuenti, allineandosi agli obiettivi dell’industria dell’aborto.
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