Un emendamento volto a prevenire il traffico di parti del corpo del feto nel Maine è stato respinto, mentre lo Stato si avvicina alla legalizzazione dell’aborto fino alla nascita. Il senatore Eric Brakey ha presentato l’emendamento, che avrebbe imposto un divieto di quattro anni su tale traffico. Ha espresso preoccupazione per la potenziale domanda di mercato di resti fetali senza l’emendamento, citando l’accordo esclusivo tra l’ex clinica del Dr. Shannon Carr e l’Università del Nuovo Messico per scopi di ricerca. Oltre 500 bambini abortiti dalla clinica di Carr sono stati trasferiti all’UNM e poi ad altre istituzioni.
Brakey ha sostenuto che la richiesta di parti del corpo fetale a termine per la ricerca potrebbe creare incentivi per gli aborti elettivi a termine, non legati a problemi di salute materna. Il Center for Medical Progress ha condotto in precedenza un’indagine sotto copertura che ha rivelato la pratica dell’industria dell’aborto di vendere parti del corpo del feto.
La senatrice Mattie Daughtry ha presentato una mozione per rinviare a tempo indeterminato l’esame dell’emendamento, che è passata con un voto di 23 a 11. Una proposta di legge simile, che concedeva alle madri il diritto di decidere il destino dei resti fetali, è stata respinta nel 2021. La Camera e il Senato del Maine hanno entrambi votato a favore della legalizzazione dell’aborto durante tutti i nove mesi di gravidanza, per qualsiasi motivo. Si prevede che il Governatore Mills firmerà la legge.
Commenti su questo articolo