In Kenya si sta verificando uno scontro tra i valori tradizionali e l’evoluzione delle norme sociali, secondo una recente petizione presentata al Parlamento che sollecita un’indagine sulla crescente ondata di questioni LGBT nel Paese. I leader religiosi, le organizzazioni e gli individui hanno espresso le loro preoccupazioni, sostenendo che il tessuto morale familiare di cui è intessuta la società del Kenya è in pericolo. I firmatari affermano che i tentativi di contestare le leggi che proibiscono l’omosessualità e altre attività che considerano “innaturali” non solo compromettono questa morale, ma sfidano anche il diritto costituzionale all’uguaglianza.
Pertinente a questa questione è una recente decisione del tribunale a favore di un gruppo di difesa LGBT, che secondo i firmatari potrebbe portare alla legalizzazione delle unioni omosessuali in Kenya. I firmatari esprimono anche preoccupazione per quella che considerano un’infiltrazione di contenuti LGBT nell’istruzione keniota. Evidenziano casi di libri di testo di grado 4 che presentano relazioni gay ed esprimono preoccupazione per i programmi di studio internazionali con contenuti LGBT.
Ulteriori accuse affermano che entità straniere stanno facendo pressioni per modificare le leggi penali keniote al fine di depenalizzare l’omosessualità. La petizione mette in guardia anche dal reclutamento nell’agenda LGBT attraverso programmi apparentemente innocui nelle università e in altri istituti di istruzione superiore. In risposta a questi problemi, la petizione chiede l’intervento del Parlamento per indagare sulla presunta integrazione dei contenuti LGBT nei programmi di studio, sulla posizione del Ministero della Salute in materia di salute e diritti sessuali e su altre questioni importanti. Mentre il Parlamento si prepara a deliberare queste preoccupazioni, il Kenya si trova ad un bivio importante nella gestione delle questioni LGBT e nella negoziazione dell’equilibrio tra valori tradizionali e progresso sociale.
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