Last updated on Agosto 14th, 2022 at 04:32 pm
La spina non è stata staccata, il supporto vitale per Archie Battersbee è ancora al suo posto. I genitori hanno avuto tempo sino a questa mattina alle 9 per presentare un appello anche alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), dopo quello già avanzato al Comitato delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, e l’istanza degli avvocati del Christian Legal Centre ha evitato il provvedimento di sospensione, previsto per le ore 11 di oggi.
La vicenda del dodicenne, in coma dal 7 aprile dopo un incidente avvenuto nella sua casa di Southend, è ormai nota, e dopo le sentenze emesse dall’Alta Corte britannica il giudizio di Strasburgo si rivela decisivo per concedere al ragazzo e alla sua famiglia il tempo necessario per giungere alla morte naturale, accompagnato dal solo supporto dell’alimentazione e della ventilazione. Oppure, anche, per un miracolo.
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