Il Consiglio di Bournemouth, Christchurch e Poole (BCP), nel Regno Unito, sta affrontando critiche per aver perseguito un uomo per essersi impegnato in una preghiera silenziosa all’interno di una “zona cuscinetto” all’esterno di una clinica abortiva. Il consiglio ha emesso un’accusa contro l’uomo, Smith-Connor, il 12 maggio, ma non lo ha informato dell’accusa fino a luglio, secondo ADF UK (Alliance Defending Freedom UK).
Jeremiah Igunnubole, consulente legale di ADF UK, ha espresso preoccupazione per le azioni del Consiglio e le implicazioni per la tutela dei diritti umani nel Regno Unito. Ha sostenuto che le zone di censura sono intrinsecamente sbagliate e creano confusione sul diritto alla libertà di pensiero. Sia la legge nazionale che quella internazionale riconoscono la libertà di pensiero come un diritto assoluto che non deve essere interferito dallo Stato.
Il perseguimento della preghiera silenziosa da parte del Consiglio solleva domande sulla sua imparzialità e sul consolidamento del potere. Igunnubole ha criticato il Consiglio per aver agito come giudice, giuria e boia in questo caso. Ha sottolineato l’importanza del Codice per i procuratori della Corona, che richiede ai procuratori di essere imparziali e di proteggere i diritti degli indagati e degli imputati.
L’incontro tra Smith-Connor e gli agenti è stato registrato sul suo telefono. Un funzionario ha fatto riferimento alle linee guida dell’Ordine di Protezione dello Spazio Pubblico, affermando di ritenere che Smith-Connor stesse violando la clausola relativa alla preghiera. Tuttavia, il perseguimento della preghiera silenziosa è stato ritenuto preoccupante e una violazione della libertà di pensiero.
Un video che mostra l’incontro è riportato di seguito da ADF.
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