Il Colorado potrebbe diventare uno degli Stati più permissivi in tema di aborto di tutta l’Unione nordamericana. I suoi legislatori stanno infatti discutendo il Reproductive Health Equity Act, un disegno di legge che nega esplicitamente qualsiasi diritto ai bambini non ancora nati.
Negati i diritti al nascituro
Se alcuni Stati, come per esempio l’Arizona, hanno approvato leggi per chiarire come i bambini non ancora nati godano dei medesimi diritti civili delle persone nate, il progetto di legge al vaglio in Colorado fa proprio il contrario, stabilendo che, «ai sensi delle leggi dello Stato, un embrione o un feto fecondato non hanno diritti originari o derivati».
L’aborto in Colorado oggi
In Colorado, nel 2019, ultimo anno per il quale siano disponibili dati, più di 170 bambini ‒ riporta Catholic News Agency ‒ sono stati abortiti dopo 21 settimane di vita nel grembo materno. Gli aborti per dilatazione ed evacuazione sono in genere utilizzati nel secondo trimestre di vita: agiscono schiacciando la testa del piccolo e quindi per smembramento. Nello Stato non è previsto alcun periodo di attesa e di valutazione, e nemmeno la residenza. E sebbene il Colorado richieda alle minorenni che cercano di abortire di informarne un genitore per iscritto 48 ore prima del’intervento, i genitori non possono legalmente impedire ai propri figli di abortire.
Legge peggiorativa
Ma, si chiede Catholic News Agency, se il Colorado già consente l’aborto fino alla nascita, perché questo disegno di legge è tanto preoccupante? Perché sdoganerebbe leggi più permissive di tutte quelle in vigore dell’intero Paese nordamericano, conferendo ulteriore legittimità e protezione giuridica alle operazioni di aborto, facendo del Colorado un vero e proprio centro regionale per l’aborto. Per i parlamentari pro-life diventerebbe del resto molto difficile poter varare provvedimenti locali che arginassero l’aborto nelle città e nelle contee. E sebbene questa legge, se passasse, possa essere abrogata in futuro, il Colorado a guida Democratica renderebbe tutto più difficile.
L’iter legislativo
Il 14 marzo la Camera dei deputati del Colorado ha approvato il disegno di legge con 40 voti a 24. Ora tocca al Senato dello Stato esprimersi. I voti favorevoli sono stati tutti espressi dai Democratici e quelli contrari tutti dai Repubblicani. Il cammino della legge era iniziato il 9 marzo, con un’audizione pubblica sul disegno di legge nel corso della quale la presidente della Commissione competente ha contravvenuto al consueto protocollo di alternanza tra testimoni pro e contro, privilegiando i primi e relegando i secondo alle ultime ore serali.
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