Last updated on Febbraio 16th, 2021 at 05:54 am
Ora e sempre gender
Divampa, in molti Paesi, la polemica sui privilegi e sulle misure che si vorrebbero adottare a favore dell’ideologia transgender.
Negli Stati Uniti d’America sono però i movimenti femministi i nemici più acerrimi del gender, dichiaratamente contrari alle nuove misure approvate dal presidente Joe Biden.
L’Inghilterra è invece teatro di politiche contraddittorie sulla sofferenza immane causata ai minori dalle procedure mediche atte a cambiarne il sesso.
Intanto l’osservatorio del governo scozzese sulla scuola sta tentando di imporre a tutti l’insegnamento pro-gender.
La Serbia, oltre a muoversi pericolosamente nella direzione della negazione della libertà di espressione in tema di sesso e gender, sta anche preparando una nuova legge sul “matrimonio” fra persone dello stesso sesso.
In modo del tutto evidente, il film blasfemo sul «Gesù LGBT+», la spinta ai “matrimoni” trans sacramentali e il divieto per le cosiddette «terapie riparative» fa parte di una medesima, colossale, campagna.
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In odio alla vita
Non è un mistero, del resto, che le grandi agenzie internazionali dell’aborto e dell’ideologia gender siano legate a doppio filo a certi grandi filantropi e alle iniziative di protesta, spesso violente, inscenate dai gruppi abortisti.
Notizia molto positiva la nascita nella “Camera alta” del Congresso federale degli Stati Uniti di un blocco di 48 senatori decisi a contrastare le politiche dell’Amministrazione Biden contrarie al diritto alla vita.
Opposizione seria e concreta alla politica filoabortista sta crescendo anche in Argentina, dove magistrati e cliniche sanitarie stanno mettendo in ambasce l’applicazione concreta della recente legge contro la vita.
L’Honduras, dopo la ratifica della riforma costituzionale sul divieto ad aborto e “matrimoni” omosessuali, è stata criticata e minacciata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite senza però che questi ricatti abbiano inciso sulla volontà dei legislatori, ora in attesa del voto di conferma su detta riforma in calendario il prossimo anno.
In Italia, Pro Vita e Famiglia ha subito aggressioni intollerabili per il solo fatto di mostrare la realtà dell’aborto per quello che davvero è e in un prestigioso liceo di Roma è stata censurata la decisione della presidenza di impedire la propaganda filoabortista, mentre nell’anniversario della morte per eutanasia di Eluana Englaro (1970-2009) la Regione Piemonte ha approvato una mozione clamorosamente bipartisan a favore dell’infingardamente detta «dolce morte».
Per questo Papa Francesco, rivolgendosi al corpo diplomatico accreditato in Vaticano, ha ricordato che a fondamento della società civile vi è, primo fra tutti, il diritto alla vita.
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Diritto alla pornografia
I giudici dell’Unione Europea stanno decidendo se esiste o meno un diritto umano alla pornografia.
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Image source: Protest AntiACTA in Buenos Aires, photo by blmurch from Flickr, licensed by CC BY 2.0
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