Last updated on marzo 7th, 2022 at 02:12 am
Davvero due mondi lontani anni luce quello di Tiziano Ferro e quello di Maurizio Gasparri. Il cantautore di Latina è un’icona vivente del radicalismo di massa e, negli ultimi anni, ha affrontato in sequenza tutti i coming out del politicamente corretto arcobalenico: prima «sono gay» (2017); poi il “matrimonio” egualitario, celebrato in California, con il produttore statunitense Victor Allen (2019); infine l’arrivo di due bimbi (2022), Margherita e Andres, di 9 e 4 mesi, su cui permane il mistero riguardo a come sono nati.
Dall’altro lato della barricata, il senatore di Forza Italia, uno dei parlamentari che più si battono per i principi non negoziabili, anche quando questi hanno cominciato a eclissarsi dal dibattito politico. A Gasparri, che alla pratica criminale del cosiddetto «utero in affitto» ha sempre riservato invettive dure, non poteva sfuggire l’ambiguità del post con cui Ferro ha annunciato la “paternità”.
«Si può chiedere discrezione e riservatezza dopo aver sbandierato una foto privata a milioni di follower?», scrive Gasparri sulla propria pagina Facebook. «Tiziano Ferro ha annunciato via social di essere diventato padre di due bambini. Non spiega come e chiederselo è legittimo. Si tratta di adozione o maternità surrogata? È lui che fa di fatti privati una vicenda pubblica».
Il senatore ribadisce poi il proprio pensiero di sempre: «L’utero in affitto è una pratica aberrante che fa leva sulla voglia di genitorialità a tutti i costi, a discapito delle donne più deboli. È importante tutelare il valore della maternità e della vita in generale».
Infine un appello all’artista: «Tiziano Ferro spieghi, senza nascondersi dietro una richiesta di privacy, visto che è lui ad aver divulgato la notizia. La nostra è una domanda, non una accusa».
Una domanda che non avrà risposta
Direttamente su «iFamNews» Gasparri insiste: «Prima ostenti tutto, poi invochi la privacy?», dice rivolto a Ferro. «Allora non fare foto!». Poi aggiunge con realismo: «Ho fatto pubblicamente una domanda che non otterrà mai risposta. È chiaro che non so come stiano veramente le cose in questa storia. Tiziano Ferro potrebbe anche avere adottato quei bambini, ma sull’adozione da parte di una coppia gay avrei comunque da ridire…».
Rimane quindi sullo sfondo l’atteggiamento paradossale del cantante: sbandierare pubblicamente la propria paternità, per poi invocare riservatezza sul come sono venuti al mondo i suoi bambini. La cosa a Gasparri proprio non è andata giù. «Se sono stati comprati o acquisiti con la generazione da parte di altri perché non lo deve dire? Perché questa ipocrisia? Vorrei sapere come stanno le cose, propendo comunque per immaginare quello che immaginano tutti…», conclude il senatore.
Chiara l’allusione all’«utero in affitto», al quale, senza reticenze, hanno ricorso vip vari : dalle vedette di fama internazionale come Elton John e Ricky Martin ai politici italiani come Nichi Vendola o Sergio Lo Giudice. Tutti accomunati dall’essere di orientamento omosessuale.
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