• I più recenti
  • Tutto
Sara Brown

Firenze porno-DAD

18/03/2021

Regno Unito e bagni per sesso nel luoghi di lavoro

07/02/2023
Possiamo guardare lo sport, per favore?

Possiamo guardare lo sport, per favore?

07/02/2023
10 motivi

10 motivi

07/02/2023

L’opposizione polacca critica gli emendamenti al codice elettorale

06/02/2023
Rivendico la virilità!

Rivendico la virilità!

06/02/2023
L’Unione Europea darà da mangiare insetti ai suoi cittadini quasi con la forza!

L’Unione Europea darà da mangiare insetti ai suoi cittadini quasi con la forza!

05/02/2023
Il nuovo governo Danimarca vuole abolire ‘Giornata Nazionale della Preghiera’

Il nuovo governo Danimarca vuole abolire ‘Giornata Nazionale della Preghiera’

04/02/2023
Ridicolo ai Campionati Europei di Pattinaggio Artistico con un Trans

Ridicolo ai Campionati Europei di Pattinaggio Artistico con un Trans

03/02/2023
La GMG e gli SDG

La GMG e gli SDG

03/02/2023
Libertà religiosa sotto attacco per le feste: il caso della King County

SLOBODAN VLADUŠIĆ: L’EUROPA SENZA NATALE

02/02/2023
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
07/02/2023
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Firenze porno-DAD

Al «Marco Polo» hanno un concetto bizzarro di educazione e di libertà

Luca Marcolivio di Luca Marcolivio
18/03/2021
in Famiglia, In evidenza
3k
Reading Time: 4 mins read
0
Sara Brown
Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on marzo 19th, 2021 at 02:07 am

Con la didattica a distanza diventa sempre più difficile arginare il diluvio di iniziative pedagogicamente discutibili. Quanto è accaduto venerdì scorso nell’Istituto tecnico statale per il turismo «Marco Polo» di Firenze è emblematico: la pornografia lesbica diventa oggetto di dibattito scolastico. La pornografia. L’intimità non è un tabù, parliamone è stato il titolo dell’assemblea virtuale che ha visto la partecipazione di un’attrice a luci rosse, Sara Brown, e di un’autrice teatrale, Antonella Questa. La notizia è arrivata sabato ad alcuni genitori legati all’associazione «Non si tocca la Famiglia», che ha immediatamente lanciato contromisure. «Scriveremo al dirigente scolastico e, in copia, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e agli uffici scolastici provinciali», dichiara Giusy D’Amico, presidente di Non si tocca la Famiglia, ad “iFamNews”.

Quali sono i contenuti più inaccettabili dell’iniziativa del «Marco Polo»?

Il webinar è stato organizzato dai ragazzi in occasione della «Settimana per gli studenti», autorizzata dal preside, Ludovico Arte. All’inizio sembrava che l’obiettivo fosse valutare i rischi della pornografia. Invece stato è subito proiettato il trailer di una pellicola pornografica di genere lesbo, piuttosto esplicito. Quindi è intervenuta una giovane attrice porno, Sara Brown, lesbica lei stessa, che ha dichiarato di avere scoperto un nuovo modo di fare pornografia “buona” e consensuale, ovvero ricca di tutta una serie di attenzioni agli attori e al modo in cui essi si pongono davanti alle telecamere. La Brown ha poi elogiato i rapporti tra persone dello stesso sesso, sostenendo la giustezza di una visione “diversa” di queste cose e raccontando di come ha approcciato la propria partner in quel film. Citando l’azienda per cui lavora, l’attrice ha pure offerto consigli pratici. La regista Antonella Questa, femminista cinquantenne, ha chiuso l’incontro dicendosi favorevole a discutere di pornografia con i ragazzi, perché, ha sostenuto, «è bene parlarne».

E il preside?

Abbiamo trovato il preside molto evasivo e vuoto. Ha detto pressappoco che “bisogna essere liberi”, che per iniziative del genere “non è neanche necessario chiedere l’autorizzazione”, perché “i giovani hanno bisogno di parlare liberamente di questo”. Poi ha parlato di “libertà” e di “responsabilità” per dire che i ragazzi sono liberi di fare, di pensare e di esplorare territori visti come tabù dagli adulti. Ha però aggiunto dicendo che è responsabilità dei ragazzi “non fare errori” e che, in ogni caso, si è trattato di una “grande occasione”, che sarà ripetuta.

La sua associazione come si sta muovendo?

Stiamo preparando un video in cui inseriremo gli spezzoni più controversi del webinar. Nel frattempo, abbiamo ricevuto tantissime e-mail da tutta Italia di genitori che ci chiedono conto dell’accaduto. A tutti rispondiamo che si è trattato di un abuso nel metodo e nel merito.

Perché?

Quanto al metodo abbiamo contestato l’iniziativa, scrivendo al dirigente scolastico e mettendo in copia ministro dell’Istruzione, uffici scolastici regionali e provinciali, nonché dipartimento dello studente. In sostanza vogliamo comprendere se i genitori fossero al corrente dell’iniziativa. In questo tempo di pandemia è molto difficile recepire il consenso informato delle famiglie perché, per esempio, non vi sono più relazioni dirette con gli uffici della direzione didattica. C’è quindi una difficoltà oggettiva a contattare i genitori via e-mail, ma anche i genitori, da parte propria, non hanno sempre dimestichezza con la posta elettronica, le firme digitali, la scansione di documenti, e così via. Prima era tutto più semplice. Andare all’ufficio scolastico, depositare il consenso informato preventivo e ritirare il numero di protocollo per avere la certezza che questo fosse registrato è una modalità che oggi non si attua più. È più di un anno che nelle segreterie non si va, se non per appuntamento.

Morale?

Sono anni che lavoriamo per tutelare i nostri ragazzi dai pericoli dell’indottrinamento gender e dalle trappole della rete, e ora, oltre alle 4-5 ore di didattica a distanza, se ne aggiungono altre 4-5 di dirette su temi eticamente sensibili, cioè divisivi. La natura di questi percorsi non fa certo parte del curriculum obbligatorio delle discipline (italiano, storia, matematica, filosofia e così via). Stiamo cioè sottraendo tempo ai veri apprendimenti, che in questo anno di emergenza hanno subito un vero e proprio attacco, e in più esponiamo gli studenti a contenuti pornografici. Abbiamo evidenziato queste criticità, chiedendo che non si ripeta più una cosa simile, anche perché va a discapito della partecipazione e del patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia. Dubitiamo, quindi, che sia stato chiesto a tutti il consenso informato. Su queste questioni, i genitori hanno diritto di priorità sulla scelta del tipo di istruzione da impartire ai propri figli, fino alla maggiore età. Già in una circolare del ministero dell’Istruzione del 2015 si evidenziava come pornografia, gender, promiscuità e travestitismo fossero tematiche che non rientravano in nessun modo nei programmi della scuola italiana. Il consenso informato preventivo è stabilito da una circolare ministeriale del 2018, quindi vi sono enormi criticità che vanno sollevate. Chiederemo al ministro dell’Istruzione e a molte associazioni di adoperarsi per arginare i rischi che i ragazzi corrono di cadere in una dipendenza irreversibile dalla rete.

Tags: PornografiaVetrina
Luca Marcolivio

Luca Marcolivio

Giornalista professionista, Luca Marcolivio è accreditato alla Sala Stampa della Santa Sede dal 2011. Direttore del webmagazine di informazione religiosa Cristiani Today, collabora con La nuova Bussola Quotidiana, Pro Vita & Famiglia e con il blog del Centro Machiavelli. Dal 2011 al 2017 è stato caporedattore dell’edizione italiana di Zenit. Ha pubblicato Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato e curato La società dell’allegria. Don Bosco raccontato dai salesiani del XXI Secolo

Commenti su questo articolo

I più letti

  • Image from Flickr - «Lightyear – La vera storia di Buzz»

    Argomenti troppo complessi per essere proposti a bambini

    103 condivisioni 154 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • Ha pagato una multa per aver pregato in silenzio

    103 condivisioni 95 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • Cannabis per tutti i gusti e i palati

    103 condivisioni 80 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  •  Socialismo brasiliano, un progresso solo per l’aborto

    103 condivisioni 1 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • La morte non è mai una soluzione

    0 condivisioni 66 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 0

Twitter iFamNewsIT

Tweets by @iFamNewsIT
IFN – International Family News Network

© 2022 IFN – International Family News - Tutti i diritti riservati.

Link diretti

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy

Seguici

No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora

  • en English
  • it Italiano
  • es Español
  • fr Français
  • de Deutsch
  • pl Polski
  • sr српски
  • ru Русский
  • Login
  • ISCRIVITI

© 2022 IFN – International Family News - Tutti i diritti riservati.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? ISCRIVITI

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Newsletter