Favola: come di Niggle, che non s’immaginava

Se incontri i draghi non avere paura e non fare confusione, perché sono di un altro racconto, uno che finisce male

Pinocchio

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Last updated on Ottobre 28th, 2021 at 05:32 am

Viviamo dentro una storia, che è una favola. Tutti, nessuno escluso, per il semplice fatto che non ne siamo noi gli autori, non ne conosciamo i contorni, non sappiamo nulla di come andrà a finire e anche di come sia incominciata sappiamo ben pochino. Non è, qui, questione di credere o meno a un Autore di questa storia: è che è proprio così, credenti o non credenti, uno ci si ritrova dentro e ci cammina.

Possiamo pensare che l’universo sia eterno, come faceva Aristotele cercando di divinar responso e come fa ancora l’astronomo Fred Hoyle per farla al Creatore, caso mai esistesse, o pensare che ci sia stato un Big Bang con un Grande Dito che abbia acceso l’interruttore per dar corrente a quel botto colossale, ma nessuno scappa. Siamo personaggi di una storia e ci muoviamo sul suo palcoscenico, sì, se ne sono impadroniti i biscottini della fortuna, ma se William Shakespeare è un genio io chi sono per negargli un tributo?

Questa storia è, insomma, più vasta di noi, persino più grande, come scoprì il pittore Niggle che voleva soltanto disegnare una foglia, quella più bella di tutte, e scoprì che la favola in cui cammini non ha confini.

È una storia bella ed è una storia che atterrisce. Nel bel mezzo di essa a volte smarriamo il sentiero e finiamo per perderci nell’oscurità del Bosco Atro, ubriacati da un veleno impalpabile della mente, stanati dalla lonza, dal leone e dalla lupa.

Ma i draghi esistono per essere sconfitti e capita anche che quel che pare non avere senso invece d’improvviso, o alla fine, lo abbia.

Noi di «iFamNews» ce ne occupiamo, a modo nostro, con i nostri limiti, tutti i giorni. Viviamo questa storia, camminiamo dentro questa favola, ne combattiamo i draghi e a volte abbiamo sì il timore che tutto sia vano, che tutto sia già perduto, che tutta vada a finire male. Ci penso spesso, io, e a volte son lì lì per convincermi, le rare volte che do ragione a me stesso.

Sono grato allora che, nel momento del trapasso da questa storia a una storia più grande, un amico che è entrato nella favola vera e più bella di tutte, quella di Niggle che Niggle mai più s’immaginava, mi abbia sussurrato all’orecchio una canzone che non ricordavo più di avere nel cuore, Favola, del cantautore Claudio Chieffo (1945-2007). Sì, è un altro il racconto che finisce male.

«Quando incontrerai il lupo
E la volpe e il leone
Non restare impaurito
E non far confusione
Son di un altro racconto che finisce male
Non potranno toccarti
Non voltarti perché c’è Qualcuno con te
C’è Qualcuno con te, non ti lascerà mai
Non avere paura, non voltarti e vai».

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