• I più recenti
  • Tutto
EuroLGBT+

Europagliacciata LGBT+

12/03/2021
La Florida cita in giudizio gruppi transgender per attività di sostegno LGBT

La Florida cita in giudizio gruppi transgender per attività di sostegno LGBT

11/12/2025
Un rapporto denuncia Netflix: il 40% dei programmi per bambini contiene propaganda LGBT

Un rapporto denuncia Netflix: il 40% dei programmi per bambini contiene propaganda LGBT

11/12/2025
Le Isole Faroe legalizzano l’aborto su richiesta fino a 12 settimane

Le Isole Faroe legalizzano l’aborto su richiesta fino a 12 settimane

10/12/2025
Uno studio rivela che 1 donna su 4 si pente dell’aborto

Uno studio rivela che 1 donna su 4 si pente dell’aborto

09/12/2025
Leader europei condannano la sentenza dell’UE che impone il riconoscimento dei «matrimoni» tra persone dello stesso sesso

Leader europei condannano la sentenza dell’UE che impone il riconoscimento dei «matrimoni» tra persone dello stesso sesso

09/12/2025
Questa immagine è stata originariamente pubblicata su Flickr da governortomwolf all'indirizzo https://flickr.com/photos/130921112@N07/49667118951. È stata revisionata il 17 marzo 2020 da FlickreviewR 2 ed è stato confermato che è concessa in licenza secondo i termini della cc-by-2.0.

L’amministrazione Trump corregge la targhetta di Richard Levine per mostrare il nome di nascita

09/12/2025
Funzionario dell’ONU dichiara che l’educazione LGBT è un “diritto umano”

Funzionario dell’ONU dichiara che l’educazione LGBT è un “diritto umano”

08/12/2025
Londra, censura per chi critica la clinica del gender

L’organizzazione femminile del Regno Unito vieta l’adesione ai giovani transgender

08/12/2025
Il Texas consente ai cittadini di citare in giudizio i fornitori di aborti fuori dallo stato

Il Texas consente ai cittadini di citare in giudizio i fornitori di aborti fuori dallo stato

08/12/2025
Donna brasiliana incarcerata per aver interrogato un uomo transgender nel bagno delle donne

Donna brasiliana incarcerata per aver interrogato un uomo transgender nel bagno delle donne

08/12/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
13/12/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Europagliacciata LGBT+

La UE diventa «zona di libertà LGBT+» per rispondere alle presunte «zone esenti da LGBT+» della Polonia

Marco Respinti di Marco Respinti
12/03/2021
in Editoriali, Politica
409
Reading Time: 3 mins read
0
EuroLGBT+
Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on aprile 28th, 2021 at 02:33 am

L’Unione Europea (UE) esiste per tenere assieme i popoli d’Europa in pace e in armonia, giacché vivere in pace e in armonia è evidentemente assai migliore che vivere in conflitto e in guerra. E allora perché la UE si accanisce con hate speech e politiche altamente divisive quali sono tutte le misure che essa cerca a forza di cacciare in gola a milioni di cittadini europei onde promuovere, nella maniera più smaccata e offensiva possibile, l’ideologia LGBT+?

Ieri, giovedì 11 marzo, Bruxelles ha approvato, a stragrande maggioranza, una proposta presentata il giorno prima, mercoledì 10. In risposta alle «zone esenti da LGBTIQ» in Polonia – così recita la pantomima –, gli eurodeputati hanno cioè chiesto che l’intera UE diventi «zona di libertà LGBTIQ». 492 sono stati i voti favorevoli, 141 quelli contrari e 46 astensioni.

È una pagliacciata evidente, ma, cosa ancora più grave, si regge su un falso. La Polonia, infatti, non si è mai sognata di stabilire «zone esenti da LGBTIQ». In Polonia non sono state istituite liste di proscrizione per persone omosessuali, non è mai stata scatenata la caccia al trans con cani poliziotto e agenti in tenuta antisommossa, non sono mai stati allestiti treni più o meno piombati per deportare chi non “si sentisse” binario. Mai. Mai e poi mai.

In Polonia si è piuttosto proceduto a decretare alcune «zone libere dall’ideologia LGBT+». La differenza è enorme. Non sono state cacciate o tenute fuori da recinti di filo spinato delle persone: si è voluto, con gesto evidentemente dimostrativo, vietare che un falso scientifico e storico quale è l’ideologia LGBT+ – falso scientifico e storico come lo sono sempre tutte le ideologie – potesse venire imposto socialmente e culturalmente per vero. Le persone meritano infatti tutta la comprensione e tutta la carità possibili, il dialogo, la conciliazione, la mano tesa. Le ideologie invece no, perché il male è la negazione del bene e solo il bene è sostanza. Quindi il male-nulla è l’unico personaggio che non ha mai diritto di cittadinanza. E, lo ripeto, le ideologie sono male-nulla, tutte, sempre, ivi compresa – come potrebbe essere altrimenti? – l’ideologia LGBT+.

Dichiarare alcune «zone libere dall’ideologia LGBT+» significa infatti non falsificare, non mistificare, non mentire. Vuol dire affermare che esistano il bene-sostanza e il male-nulla, il giusto diverso dallo sbagliato. Significa impedire che i bambini vengano indottrinati sin da piccolissimi con misure perverse che rasentano la pedofilia spacciate per corsi “illumina(n)ti”, significa impedire la bugia del “matrimonio” gay, significa fermare la piaga dell’«utero in affitto», significa non confondere le acque. Proprio come invece fa chi, mentendo, dice che la Polonia avrebbe varato «zone esenti da LGBTIQ» operando l’ennesima reductio ad Hitlerum di chi ancora non si è appiattito sul transgenderismo dilagante.

Se però il voto dell’europarlamento di ieri si regge su un falso, è del tutto falsante anche l’idea di voler fare dall’area UE il contrario. Combattere una bugia con una bugia significa soltanto moltiplicare le bugie. L’europarlamento, cioè, non ha ieri votato una misura a protezione di cittadini europei vittime di discriminazioni, soprusi o violenze perché LGBT+, quanto per trasformare l’area UE in una «zona di ideologia LGBT+».

Mi raccomando, non confondiamo mai l’Europa con l’Unione Europea. Ogni volta che lo facciamo, la prima si rivolta nella tomba in cui l’ha sepolta la seconda. Sappia, infatti, chiunque viva o metta piede nell’area UE che da ieri la zona è presidiata dall’ideologia LGBT, cioè dalla mistificazione e dalla menzogna a danno di tutti i suoi cittadini, gender-fluid o binari che siano. Menomale che il voto di ieri appartiene al genere delle «risoluzioni non legislative». Altrimenti avrei fatto subito richiesta di cittadinanza extra-UE onde non cadere vittima dell’hate speech cronico con cui Bruxelles cerca di colpirmi e di indottrinarmi.

Image source: Helsinki Central Library Oodi flying European Union flag and two Pride flags 12th September 2020, photo by Josefiina Alanen from Wikimedia Commons, self-published work, licensed by CC-BY-SA-4.0

Tags: Unione Europea
Marco Respinti

Marco Respinti

Marco Respinti è stato il direttore di International Family News fino alla fine del 2022.Italiano, è giornalista professionista, membro dell’International Federation of Journalists (IFJ), saggista, traduttore e conferenziere. Ha collaborato e collabora con diversi quotidiani e periodici, sia in versione cartacea sia online, in Italia e all’estero. Autore di libri, ha tradotto e/o curato opere di, fra gli altri, Edmund Burke, Charles Dickens, T.S. Eliot, Russell Kirk, J.R.R. Tolkien, Régine Pernoud e Gustave Thibon. Senior Fellow al Russell Kirk Center for Cultural Renewal (Mecosta, Michigan), è anche socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo del Center for European Renewal (L’Aia, Paesi Bassi). Membro del Comitato editoriale del periodico The European Conservative e del Consiglio Consultivo della European Federation for Freedom of Belief, è direttore responsabile del periodico accademico The Journal of CESNUR e, sul web, di Bitter Winter: A Magazine on Religious Liberty and Human Rights.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.