Buone notizie dalla Germania, dove, nel 2021, il numero dei bambini abortiti ha segnato il minimo storico: circa 4mila in meno rispetto all’anno precedente.
Nella valutazione offerta dal sito Evangelical Focus Europe, le ragioni del calo ancora non sono chiare: tuttavia si ritiene che gli sforzi del mondo pro-life tedesco, profusi nel sostegno alle madri in attesa bisognose, e la campagna di sensibilizzazione per promuovere il concetto della dignità umana dei bambini non ancora nati abbiano fortemente contribuito al risultato.
L’istituto ufficiale tedesco di statistica, Destatis, riferisce che, nel 2021, sono stati abortiti 94.596 bambini, dunque registrando un calo del 5,4% rispetto ai circa 99mila del 2020. Solo il 4% circa degli aborti del 2021 sono del resto stati compiuti a seguito di uno stupro o a causa di pericolo per la vita o per la salute della madre.
I dati del 2021 rappresentano insomma un vero minimo storico per la Germania. Attorno all’inizio del secolo venivano infatti abortiti circa 130mila bambini all’anno, riferisce sempre Evangelical Focus.
La “coalizione semaforo” non ama i bambini
In Germania l’aborto è legale fino alla dodicesima settimana di vita del bambino nel grembo della mamma e in qualunque momento della gravidanza qualora vi siano rischi per la salute fisica o emotiva della donna. Prima che una donna possa sottoporsi all’aborto è necessario un colloquio, seguito da un periodo di attesa di tre giorni.
La pubblicità all’aborto è proibita, ma il governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz vorrebbe abrogare questo divieto. Perché l’accordo politico che regge la coalizione rosso-giallo-verde, siglato in novembre, afferma infatti che uccidere i bambini non ancora nati diventerebbe «parte di un’assistenza sanitaria affidabile».
Forti critiche a questo orientamento arrivano ora dal mndo pro-life e e religioso. Nel corso di una intervista rilansciata in marzo il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della fede, è del resto tornato a condannare con decisione l’aborto, spiegando che l’uccisione di bambini non ancora nati è «il più atroce dei crimini contro la vita».
Commenti su questo articolo