• I più recenti
  • Tutto

Danni collaterali da «maternità surrogata»

22/12/2020
L’Unione Europea darà da mangiare insetti ai suoi cittadini quasi con la forza!

L’Unione Europea darà da mangiare insetti ai suoi cittadini quasi con la forza!

05/02/2023
Il nuovo governo Danimarca vuole abolire ‘Giornata Nazionale della Preghiera’

Il nuovo governo Danimarca vuole abolire ‘Giornata Nazionale della Preghiera’

04/02/2023
Ridicolo ai Campionati Europei di Pattinaggio Artistico con un Trans

Ridicolo ai Campionati Europei di Pattinaggio Artistico con un Trans

03/02/2023
La GMG e gli SDG

La GMG e gli SDG

03/02/2023
Libertà religiosa sotto attacco per le feste: il caso della King County

SLOBODAN VLADUŠIĆ: L’EUROPA SENZA NATALE

02/02/2023
Luiz Inacio Lula da Silva

 Socialismo brasiliano, un progresso solo per l’aborto

02/02/2023
L’ICONA DELLA VERGINE DEL CASEIFICIO

L’ICONA DELLA VERGINE DEL CASEIFICIO

02/02/2023
George Owell, "1984" - Image from Flickr

Polizia del pensiero nel Regno Unito: britannico multato per aver pregato in silenzio per il figlio defunto

01/02/2023
Statue demoniache erette a New York City

Statue demoniache erette a New York City

01/02/2023
Oltre 100.000 partecipanti alla Marcia per la Vita a Washington DC

Oltre 100.000 partecipanti alla Marcia per la Vita a Washington DC

31/01/2023
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
06/02/2023
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Danni collaterali da «maternità surrogata»

Madre per altri per comprarsi casa nuova, cade vittima della «superfetazione»

Luca Marcolivio di Luca Marcolivio
22/12/2020
in Vita
185
Reading Time: 5 mins read
0

Image from Google Images

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on Gennaio 28th, 2021 at 01:07 pm

Di «maternità surrogata» o, per dirla più propriamente, di «utero in affitto» si parla con disinvoltura sempre maggiore, complice anche l’esempio di tanti vip, da Nichi Vendola a Elton John, da Ricky Martin a Tiziano Ferro.

Così, quasi senza accorgersene, si è già transitati a una nuova fase del “dibbattitto”: non più un argomento da superspecialisti o da tavole rotonde accademiche, ma un tema “da parrucchiere” o da format televisivo pomeridiano. Un “dibbattitto” pop, cioè sempre meno scientifico, sempre più emotivo-sentimentale, e così la finestra di Overton è spalancata. Denominatore comune della narrazione attuale è la banalizzazione e, di conseguenza, la scarsa attenzione ai rischi. Ora, lo sfruttamento commerciale delle madri surrogate è sicuramente l’aspetto più macroscopico, ma non per questo passano in secondo piano risvolti come l’impatto psicologico sul neonato strappato alla madre (biologica o surrogata che sia) subito dopo il parto.

Rarità

Estremamente più rara, ma non per questo da sottovalutare, è l’eventualità della «superfetazione»: la fecondazione di un ovulo che ha luogo quando già un altro ovulo, maturato durante il ciclo mestruale precedente, è stato fecondato e ha cominciato a svilupparsi.

Fenomeno abbastanza frequente nei pesci e in alcune specie di mammiferi (in particolar modo nei conigli e in altri roditori), tra gli esseri umani la superfetazione è assai più improbabile. Nella letteratura scientifica sono noti appena una decina di casi accertati, rilevati negli ultimi sessant’anni. In tempi recenti, sono assurte all’onore delle cronache la vicenda di Kate Hill in Australia, nel 2006, o quella di Julia Grovenburg in Arkansas, nel 2009.

È significativo, comunque, che tra questi dieci casi conclamati, almeno uno sia capitato nell’ambito di una fecondazione artificiale. È quanto avvenuto quattro anni fa alla californiana Jessica Allen, all’epoca trentenne e già madre di due bambini di uno e sei anni. Quello che la signora Allen ha attraversato è stata una vera e propria odissea, il cui epilogo è solo in parte un lieto fine. Oltretutto Jessica non versava affatto in cattive condizioni economiche: al contrario, come si vedrà, la sua disavventura nasce da un capriccio “piccolo borghese”.

La vicenda è stata raccontata di recente, fra l’altro, nella puntata del 7 dicembre di Linee d’ombra, trasmissione radiofonica condotta su Radio24 da Matteo Caccia, intitolata Legami di sangue; si può ascoltarla in podcast, a partire dal minuto 20:28.

Il business

Tutto inizia a fine 2015, allorché Jessica, che ha appena partorito il secondo figlio, Jairus, confida al marito, Wardell Jasper, il desiderio di una terza maternità: una maternità, però, molto particolare rispetto alle prime due. Le ragioni? «Volevo restare a casa con i miei figli piuttosto che tornare al mio lavoro di badante per anziani», ha detto la donna a The New York Post a fine 2017, e «così abbiamo deciso di investire denaro nell’acquisto di una casa». Vivendo la coppia in California, l’operazione è stata facile da realizzare. Rivoltasi ad Omega Family Global, un’agenzia di San Diego specializzata in surrogazione della maternità, la Allen viene messa in contatto con i coniugi Liu, cinesi, e concorda di portare in grembo per loro un bambino frutto di fecondazione in vitro. Per l’operazione Jessica pattuisce un compenso di 30mila dollari.

Nell’aprile 2016 Jessica è alla sesta settimana di gravidanza per conto terzi quando l’ecografia rivela una sorpresa: i bambini sono due. Dapprima turbata, la Allen ha poi un moto di sollievo quando i Liu si dichiarano disposti a pagarle un supplemento di 5mila dollari per il gemello. Tutto procede fino al 12 dicembre, quando nascono, con parto cesareo, Mike e Max. La committente, la signora Liu, sembra più terrorizzata della partoriente, la quale la rassicura tenendola per mano: «Andrà tutto bene».

Ma Jessica non riesce nemmeno a vedere i gemelli. Contraddicendo quanto stipulato nel contratto, che prevedeva per lei almeno un’ora assieme ai bambini subito dopo il parto, glieli portano via subito. Per quasi un mese la Allen non riceve praticamente alcuna notizia dall’agenzia. Poi, il 10 gennaio 2017, la signora Liu le manda finalmente, tramite chat, una foto dei bambini, accompagnata da una domanda: «Non sono uguali, vero? Hai idea del perché siano diversi?». Effettivamente Mike e Max non solo non si somigliano affatto, ma, mentre il primo ha tratti somatici orientali (quindi è inequivocabilmente figlio biologico dei Liu), Max mostra il colorito tipico dei mulatti. Ora, Jessica è bianca e suo marito Wardell è afro-americano.

Una settimana dopo il test del DNA conferma ufficialmente: Mike è figlio della coppia cinese, Max di quella statunitense. Nel frattempo, i coniugi Liu, non volendo crescere un bambino non proprio, hanno affidato Max alle cure dell’agenzia Omega, pretendendo dalla Allen un risarcimento tra i 18mila e i 22mila dollari.

L’esito

La coppia californiana ha però già speso tutto quanto guadagnato dalla surrogazione. «La nostra priorità era riprenderci Max», ha spiegato Jessica. Ma, «con mio grande disgusto, un impiegato dell’agenzia lo aveva messo a disposizione di aspiranti genitori adottivi onde “assorbire” i soldi che dovevamo ai Liu. In alternativa, se questo non avesse funzionato, i Liu stavano pensando di dare Max in adozione, dal momento che ancora erano i suoi genitori legali».

Jessica è però irremovibile. Rivendica il bambino come proprio, ma si ritrova davanti a un paradosso. «Era come se Max fosse una merce e noi stessimo adottando il sangue del nostro sangue», ha raccontato. Inoltre «un’impiegata dell’agenzia ci disse che le dovevamo altri 7mila dollari per le spese sostenute per l’accudimento di nostro figlio e per tutte le pratiche burocratiche». Dopo aver speso 3mila dollari per un avvocato, i coniugi Jasper hanno intrapreso una sofferta trattativa ottenendo alla fine dall’agenzia l’azzeramento della somma dovuta ai Liu. Il 5 febbraio 2017 Jessica e Wardell sono dunque riusciti ad abbracciare Max, rinominato Malachi. «Non mi pento di essere diventata una mamma surrogata», dichiarato Jessica Allen, «perché questo significherebbe rinnegare mio figlio. Spero solo che altre donne che prendono in considerazione la maternità surrogata possano imparare dalla mia storia. E che da questo incubo nasca un bene più grande».

Tags: Vetrina
Luca Marcolivio

Luca Marcolivio

Giornalista professionista, Luca Marcolivio è accreditato alla Sala Stampa della Santa Sede dal 2011. Direttore del webmagazine di informazione religiosa Cristiani Today, collabora con La nuova Bussola Quotidiana, Pro Vita & Famiglia e con il blog del Centro Machiavelli. Dal 2011 al 2017 è stato caporedattore dell’edizione italiana di Zenit. Ha pubblicato Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato e curato La società dell’allegria. Don Bosco raccontato dai salesiani del XXI Secolo

Commenti su questo articolo

I più letti

  • Image from Flickr - «Lightyear – La vera storia di Buzz»

    Argomenti troppo complessi per essere proposti a bambini

    103 condivisioni 152 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • Ha pagato una multa per aver pregato in silenzio

    103 condivisioni 94 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • Cannabis per tutti i gusti e i palati

    103 condivisioni 80 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103
  • La morte non è mai una soluzione

    0 condivisioni 66 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 0
  •  Socialismo brasiliano, un progresso solo per l’aborto

    103 condivisioni 66 visualizzazioni
    Share 0 Tweet 103

Twitter iFamNewsIT

Tweets by @iFamNewsIT
IFN – International Family News Network

© 2022 IFN – International Family News - Tutti i diritti riservati.

Link diretti

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy

Seguici

No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora

  • en English
  • it Italiano
  • es Español
  • fr Français
  • de Deutsch
  • pl Polski
  • sr српски
  • ru Русский
  • Login
  • ISCRIVITI

© 2022 IFN – International Family News - Tutti i diritti riservati.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? ISCRIVITI

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Newsletter