Coronavirus, la cannabis è prima necessità

Mentre la serrata mette in ginocchio le imprese, chi vende alimentari alla canapa prospera

Image from Google Images

Last updated on marzo 18th, 2020 at 03:33 pm

L’Hemporio è un negozio di Crema, in provincia di Cremona. È specializzato nella vendita di alimenti e di bevande. Quindi, anche in questi giorni di serrata imposta dal governo per l’emergenza del coronavirus, L’Hemporio resta aperto, nella logica di fornire ai cittadini servizi indispensabili di prima necessità. Ma gli alimenti e le bevande che L’Hemporio vende sono alimenti e bevande alla canapa. Come sta scritto sul sito del negozio cremasco, se chiamate, «un operatore […] vi risponderà al più presto, rispondendo con la massima cortesia e professionalità a ogni vostra richiesta». Fatelo, e vi confermeranno che l’esercizio resta perfettamente aperto a vendere tranquillamente cannabis, mentre la gran parte della produzione italiana invece chiude, mettendo in ginocchio le imprese e in difficoltà le famiglie.

Bar, ristoranti, negozi e persino chiese abbassano la cler , ma la cannabis no, quella la possiamo tranquillamente andare a comperare anche in questi grami giorni di magra. Del resto, se ci fermassero per strada, basterebbe una bell’autocertificazione su modulino prestampato o compilato direttamente davanti all’agente di turno: andate a fare la spesa, chi vi può fermare? A proposito: quanti negozi come L’Hemporio di Crema ci sono in Italia aperti a vendere cannabis “di prima necessità” mentre il resto del Paese chiude?

Exit mobile version