Il partito di governo ungherese Fidesz ha dunque presentato, come annunciato, il referendum che interrogherà i cittadini sulla legge approvata dal parlamento di Budapest il 15 giugno per proteggere i minori, la legge che tanto non piace all’Unione Europea.
Tale legge impedisce che strumenti scolastici e mediatici pensati per i bambini trattino temi legati all’omosessualità, alla riassegnazione del sesso, al gender e alla sessualità fine a se stessa. Quando alla pornografia infantile, verrà creato un nuovo registro per i crimini a sfondo sessuale. E per quel che riguarda l’educazione sessuale, essa sarà limitata ai programmi creati dal governo ungherese.
La proposta di un referendum ha ricevuto il sostegno schiacciante degli ungheresi: il 73% degli adulti afferma che ai bambini non si debba mai parlare di orientamento sessuale senza il permesso dei loro genitori e più del 90% ritiene inammissibile che si mettano a disposizione per i minori le procedure per il cambio di sesso, di cui è inopportuno anche parlare.