Incuranti degli avvertimenti ed allarmanti ricerche dei paesi scandinavi, ultima la Norvegia, che hanno chiesto e ottenuto dai propri governi si impedire le sperimentazioni crudeli sui bambini con i medicinali ormonali bloccanti la pubertà, la cui diffusione è figlia della ideologia transgender, diversi paesi europei proseguono nella follia trans e, per farlo, sono disposti a distruggere tutto.
Il 24 marzo, il Consiglio dei ministri belga ha approvato la prima fase della riforma della “legge sui transgender” del 25 giugno 2017, in risposta alle osservazioni della Corte costituzionale che aveva annullato diverse disposizioni della legge. Il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, ha annunciato l’abolizione del principio di irrevocabilità e della procedura davanti al tribunale della famiglia. Sarà quindi possibile cambiare sesso e nome più volte e modificare la registrazione presso l’ufficiale di stato civile seguendo la stessa procedura della prima modifica all’anagrafe comunale di residenza. In questa prima fase, saranno aboliti il principio di irrevocabilità e la procedura davanti al tribunale di famiglia, ha annunciato il ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne in un comunicato stampa.
In concreto, il principio di irrevocabilità sarà abolito. Ciò significa che le persone potranno cambiare più volte il proprio sesso e il proprio nome. Sarà abolita anche la procedura davanti al tribunale della famiglia. Sarà quindi ancora possibile cambiare la registrazione del sesso o del nome presso l’ufficiale di stato civile, seguendo la stessa semplice procedura della prima modifica. Successivamente, la seconda fase della riforma riguarderà la possibilità di riconoscimento per le persone con identità non binarie. La Corte costituzionale aveva stabilito che l’assenza di questa possibilità viola il principio di uguaglianza per coloro che non possono essere classificati come “maschi” o “femmine”. “È importante che i diritti delle persone transgender siano rispettati e che possano cambiare la loro registrazione di sesso in base alla loro identità di genere, senza procedure inutili o complesse. La Corte costituzionale ha giustamente sottolineato che la legge originaria era insufficiente in questo campo. Ora vogliamo porre rimedio a questa situazione con questo disegno di legge, in modo che le persone transgender siano riconosciute per quello che sono”, ha dichiarato il ministro nel comunicato.
La procedura di cambio di sesso dovrebbe essere presto semplificata anche in Germania con l’adozione di una “legge sull’autodeterminazione”. Se il testo verrà approvato, il cambio di sesso nello stato civile potrà essere attuato dopo un periodo di riflessione di tre mesi. Una persona che ha ottenuto un cambiamento di stato civile potrà fare una nuova richiesta, ma dopo un anno. Per i minori di 14 anni, la procedura sarà avviata dai genitori o dai tutori. Dopo il compimento del 14° anno di età, questi ultimi possono contestare la domanda del figlio, ma la decisione spetterà al tribunale. “Come gruppo parlamentare della SPD (al governo), accogliamo con favore il fatto che la legge sull’autodeterminazione stia finalmente andando avanti”, ha dichiarato all’AFP Jan Plobner, portavoce del partito socialdemocratico per le questioni riguardanti i transgender nel Bundestag. In base all’accordo, rivelato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung, in futuro le persone transgender, intersessuali e non binarie dovranno solo autodichiarare se desiderano cambiare il proprio nome o la notazione di genere nel registro civile.
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