No alla partecipazione di atleti transgender alle competizioni femminili, no ai trattamenti ormonali per far cambiare sesso ai minori, infine no ai bagni trans. Nei primi giorni dell’anno sette Stati dell’Unione nordamericana hanno proposto leggi che arginano il trasngenderismo dilagante. Ne dà notizia NbcNews. Le misure sono state prese in Arizona, Alabama, Indiana, Kentucky, Oklahoma, New Hampshire e South Dakota.
Una definizione di sesso che rifletta la realtà
Fred Deutsch, deputato Repubblicano nell’assemblea legislativa del South Dakota, ha recentemente presentato un disegno di legge atto a impedire ai minori transgender di utilizzare docce, servizi igienici e spogliatoi femminili. Deutsch dice a NbcNews di avere proposto il disegno di legge per contrastare quelle «leggi e politiche» che in tutto il Paese vengono adottate per ridefinire la «realtà materiale del sesso». «Questo disegno di legge», aggiunge, «è progettato per garantire che, almeno nel South Dakota, manteniamo una definizione di sesso che rifletta effettivamente la realtà».
Sport equi
Diverse organizzazioni di sinistra sono insorte contro queste iniziative, definendole discriminatorie verso le persone trans. «È un peccato che queste leggi vengano considerate come una rimozione dei diritti di qualsiasi persona», fa sapere a NbcNews, attraverso una e-mail, la deputata Repubblicana nell’assemblea legislativa del South Dakota, Rhonda Milstead, che ha introdotto il divieto per i maschi transessuali di partecipare a competizioni sportive femminili. «Se gli sport competitivi sono fatti per essere equi», spiega, «c’è un posto in cui tutti possono competere in base alla biologia con cui sono nati».
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