Last updated on Dicembre 24th, 2021 at 06:56 pm
Sulla tivù italiana i talent show musicali spuntano come i funghi e come i talent show culinari dove li cucinano. Interessante perché tanto gli uni quanti gli altri rivelano perline nascoste di bravure italiane di cui altrimenti mai sapremmo. Uno dei più fortunati cimenti canori della nostra televisione è All Together Now, condotto da Michelle Hunziker su Canale 5. Domenica 19 dicembre è andata in onda la finale di quest’anno, che ha premiato un epico Giacomo Voli. Ma non è di questo che voglio parlare.
Voglio invece parlare della concorrente Carola Campagna, finita terza. Al momento di uscire di scena un giovane arriva dietro le sue spalle procedendo con incedere sicuro a chiuderle gli occhi con le mani. Sorpresa delle sorprese, è il fidanzato. Sì, il fidanzato, questa parola demodé e profonda, il nome di una promessa. Si abbracciano, ma non finisce lì. Il giovane non ci pensa due volte: s’inginocchia davanti alla cantante, porge un anello e le chiede si sposarlo. Carola è incredula ed esplode in «un mille volte sì».
Non è un momento studiato, nessuno se lo aspettava. E la commozione sgorga copiosa dagli occhi di tutti, giudici e “muro”, ovvero i 100 giurati che votano le performance. Si commuove il rapper che si vanta di fare “lo scappato di casa”, si terge una lacrima il rocker tatuato, piange la conduttrice. Che butta lì, con la naturalezza delle cose più pure, una battuta sorridente «…e non vedo l’ora di vedervi: farete un sacco di bambini». Carola glossa addirittura che il fidanzato le ha parlato già di sette figli, al che lei gli detto, comprensibilmente, ma senza un’ombra di malizia, «partiamo con uno».
Matrimonio, promessa, impegno, bambini, tanti. La normalità che diventa eccezionale nella prima serata di un programmino qualsiasi di un Paese alla deriva. Sono le cose così che fanno sperare che a questo mondo piagato ci sia ancora qualcosa per cui valga la pena di lottare tutti i giorni.
Io non lo so come la pensino cantanti e pubblico, giurati e giudici, sul diritto alla vita, sulla famiglia naturale e su tutte queste cose fondamentali. So solo che con naturalezza hanno testimoniato all’Italia intera la bellezza della famiglia, commuovendosi per questo, rallegrandosi, facendo festa, senza nascondersi, uomo e donna per mano, protesi al futuro, responsabili e folli, felici e liberi.
Uno spettacolo, sì: un grande spettacolo televisivo che merita mille repliche e il tutto esaurito. Comunque vada, questo attimo di bellezza benedettamente sdolcinata e fieramente kitsch non lo potrà cancellare mai nessuno. Resterà per sempre impresso indelebile nel cosmo. La fiaba stupenda della vita che è storia vera, l’eroicità della normalità.