Una massiccia protesta oscura il riconoscimento da parte dei Dodgers di un gruppo di drag queen controverso

A Los Angeles si è svolta una grande manifestazione contro il riconoscimento da parte dei Los Angeles Dodgers delle “Sorelle della Perpetua Indulgenza”, un gruppo di drag queen con un programma anticattolico, che ha richiamato diverse migliaia di persone. Gli organizzatori dell’evento di protesta, organizzato da Catholics for Catholics, un gruppo con sede a Phoenix, hanno definito il raduno una grande vittoria, con un numero di persone di gran lunga superiore a quello della cerimonia di premiazione delle drag queen. John Yep, amministratore delegato dell’organizzazione, ha elogiato la manifestazione come un trionfo per i credenti cattolici e un campanello d’allarme per i vescovi statunitensi, esprimendo la convinzione che i cattolici non aspetteranno più che siano i vescovi a guidare.

La manifestazione è iniziata con una preghiera all’esterno del Dodger Stadium, guidata dal vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas, e seguita da una processione, per protestare e riparare al riconoscimento delle “Sorelle” da parte dei Dodgers. Queste drag queen, che si auto-identificano come un “ordine di suore queer e trans”, hanno attirato critiche per aver preso in giro la Chiesa cattolica, le religiose, la Santa Eucaristia e la Messa attraverso le loro attività. Nonostante questa polemica, a maggio i Dodgers avevano dichiarato di aver deciso di consegnare alle drag queen un “Community Hero Award” durante l’evento LGBT “Pride Night”, provocando un notevole contraccolpo.

I Dodgers avevano brevemente revocato l’invito alle drag queen a causa delle reazioni negative del pubblico, per poi reinvitarle in seguito alle pressioni degli attivisti LGBT, del sindacato degli insegnanti di Los Angeles e di altri gruppi di sinistra. Questa mossa ha scatenato l’indignazione di cattolici e conservatori, tra cui il lanciatore dei Washington Nationals Trevor Williams e il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio. Il vescovo Strickland ha sottolineato durante l’evento l’importanza di sostenere il messaggio di Gesù Cristo, esprimendo che “devono vivere come coloro che sono pronti a morire e pronti a vivere per il sangue che è stato versato per tutti noi”.

Tra la folla si sono visti cartelli come “Stop all’odio anticattolico”, “Boycott Dodgers”, “Viva Cristo Rey!” e “Go and Sin No More” (Vai e non peccare più). Questi sentimenti erano in netto contrasto con il motto delle “Sorelle dell’Indulgenza Perpetua” “vai e pecca ancora”, percepito come una blasfema presa in giro delle parole di Gesù Cristo. A un certo punto la folla ha persino bloccato l’ingresso dello stadio, con alcuni che cantavano “Gesù”.

I Dodgers hanno consegnato il premio “Eroe della comunità” a due membri del gruppo di drag queen davanti a un pubblico sparuto al Dodger Stadium, e la cerimonia di premiazione è stata accolta dai fischi di alcuni tifosi. Jon Root, commentatore conservatore ed ex radiocronista sportivo, ha attribuito l’anticipo della cerimonia alla previsione di un pubblico limitato da parte dei Dodgers. Ha inoltre sottolineato la scelta del lanciatore d’apertura della partita, il figlio di due note celebrità omosessuali, Dustin Lance Black e Tom Daley, alimentando ulteriormente le polemiche.

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