Trump e la Giornata per la libertà religiosa

L’amministrazione Trump ribalta ancora una volta gli assetti voluti da Obama.

U.S. President Donald Trump attends an event in the Oval Office of the White House to announce his administration's new guidance on prayer in public schools on National Religious Freedom Day Jan. 16, 2020. At left is William McLeod, a student at a public school in Utah. (CNS photo/Tom Brenner, Reuters) See PRAYER-SCHOOLS Jan. 16, 2020.

Last updated on Febbraio 17th, 2020 at 04:19 am

La Casa Bianca ha diramato alcune indicazioni riguardanti la preghiera nelle scuole, le norme per le agenzie che riguardano le organizzazioni religiose e i fondi fiduciari.

Il 15 gennaio, data proclamata dal presidente Donald J. Trump Giornata per la libertà religiosa, la Casa Bianca ha fornito alcune indicazioni importanti ed emesso regolamenti fondamentali che riguardano la libertà religiosa e i rapporti con le organizzazioni religiose.

Anzitutto la Casa Bianca ha comunicato che il governo federale si occuperà di rivedere le linee guida per il ministero dell’Istruzione, che in teoria avrebbero dovuto essere aggiornate ogni due anni, ma che in realtà non vengono riviste dal 2003.

La revisione chiarisce come il ministero dell’Istruzione sia tenuto a rispettare i diritti sanciti dal Primo Emendamento alla Costituzione federale degli Stati Uniti nei confronti degli studenti, e fra questi la libertà religiosa, stabilendo la procedura utile a denunciare le violazioni. Queste modifiche rispondono a numerosi casi di repressione religiosa verificatisi nelle scuole, tra cui il fatto che nella mensa di una scuola è impedito a un gruppo di studenti di pregare per un amico malato.

L’Amministrazione Trump ha poi specificato nove punti che le agenzie federali dovranno seguire per abbattere gli oneri che gli enti religiosi debbono sopportare laddove gli enti laici no profit ne sono già esenti.

Joe Grogan, direttore del Consiglio per la politica interna della Casa Bianca, ha spiegato, nel corso di una intervista a The Daily Signal, che le nuove indicazioni ribaltano quelle varate dall’Amministrazione Obama: «In pratica, chi si rivolga a una organizzazione di natura religiosa per averne un servizio qualsiasi, potrebbe sentirsi offeso appunto dall’ispirazione religiosa di tale organizzazione. Quindi l’organizzazione religiosa è tenuta a informare i clienti che, qualora si sentissero offesi, lo stesso servizio può, anzi deve essere erogato da una controparte laica». Come ha sottolineato Grogan, le organizzazioni no profit laiche non erano però soggette allo stesso obbligo anche se potenzialmente offensive per qualcuno.

La Casa Bianca ha infine comunicato che l’Ufficio per la gestione e il bilancio emetterà una nota a tutte le agenzie federali cui compete lo stanziamento, attraverso i singoli Stati dell’Unione, di finanziamenti a favore delle varie organizzazioni affinché si assumano la responsabilità di assicurarsi che gli Sati medesimi non amministrino i fondi in modo discriminante verso le organizzazioni religiose.

Grogan ha affermato che il presidente Trump è assolutamente favorevole ad ammettere le istituzioni religiose nell’agone pubblico: «Il presidente […] ritiene che gli enti religiosi svolgano un ruolo centrale nella vita degli Stati Uniti, sia pubblica sia privata».

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