Texas, scoppia il caso del Democratico pro-life

Henry Cuellar, deputato dal 2005, si dichiara contro l’aborto, salvo eccezioni. Qualcuno cerca di farlo fuori ma è probabile che se la cavi...

Henry Cuellar

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La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America che dal 1973 depenalizza l’aborto divide i Democratici. Segno di contraddizione in questa querelle epocale è il Texas, Stato dove la sempre più consistente minoranza di origine ispanica pare tutt’altro che compatta nelle politiche sulla vita nascente.

Alle elezioni di mid-term dell’8 novembre, per esempio, nel 28° Distretto, si ripresenterà il Democratico Henry Cuellar, 66 anni, di cui 17 ininterrotti in carica come deputato federale. Ora che incombe una sentenza dal probabilissimo esito pro-life, Cuellar è diventato l’“eretico” di turno.

Il j’accuse arriva da un’altra candidata ispanica, la 28enne Jessica Cisneros, che, nel 2020, alle primarie Democratiche del 28° Distretto, era stata sconfitta proprio da Cuellar. Adesso la Cisneros sfida il deputato uscente proprio sull’aborto. «Mentre la Corte Suprema si prepara a ribaltare la sentenza nel caso Roe vs Wade, chiedo alla leadership del Partito Democratico di ritirare il proprio sostegno a Henry Cuellar, l’ultimo Democratico contrario alla scelta della Camera», afferma la giovane pasionaria.

Come molti politici woke della sua generazione (un nome su tutti: Alexandria Ocasio Cortez), la Cisneros si dichiara preoccupata per il «futuro dei nostri diritti riproduttivi» e si autoproclama un «partner di lavoro migliore per la leadership Democratica», in grado – a proprio dire – di «realizzare le priorità e le proposte che i Democratici hanno presentato nell’ultimo ciclo elettorale».

Dialettica interna alla comunità ispanica

Non avendo ottenuto, né Cuellar, né Cisneros, la maggioranza alle primarie del 2 marzo, i due candidati si sfideranno per il ballottaggio il 24 maggio.

La Cisneros è sostenuta dalla Sinistra del Partito Democratico (i senatori Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, oltre alla già citata Ocasio Cortez) nonché da gruppi abortisti come NARAL Pro-Choice America ed EMILY’s List. La Cisneros non perdona a Cuellar di avere votato contro il Women’s Health Protection Act, che avrebbe codificato in legge federale i diritti l’aborto sancito dalla setenza nel caso Roe vs. Wade.

Da parte propria Cuellar si dichiara «sempre per la vita» tranne nelle tre canoniche eccezioni: «Stupro, incesto e pericolo di vita per la madre». Beninteso, le dichiarazioni del deputato texano non sembrano appoggiare in toto quella che ‒ secondo le indiscrezioni ‒ sarà la sentenza della Corte Suprema: il pronunciamento, afferma Cuellar in un tweet, «non si basa su precedenti e non è di natura incrementale». La Corte, quindi, aggiunge, «dividerà ulteriormente il Paese in questi tempi già divisivi ma aspettiamo fino alla sentenza finale». Opinione sua, non nostra. Anzi. Noi registriamo la scelta a favore della vita di un Democratico, tanto quanto registriamo che un Democratico a favore della vita cerca sempre di porre dei distinguo, come se la difesa della vita lo concedesse.

I leader Dem gettano acqua sul fuoco?

La posizione di Henry Cuellar rispecchia pressappoco quella del suo gruppo etnico sull’aborto, che, a sua volta, appare in linea con l’opinione pubblica nazionale.

In tutti gli Stati Uniti d’America, secondo il recente sondaggio del Pew Research Center, circa il 60% degli statunitensi ritiene l’aborto debba essere legale in ogni caso o nella maggior parte dei casi, mentre il 40% ritiene debba essere illegale in ogni caso o nella maggior parte dei casi. Tra gli ispanici, afferma un sondaggio di NBC News, il 63% è per l’aborto legale, mentre il 35% sono contrari.

Il politologo Jason Casellas, professore associato di scienze politiche all’Università di Houston, sostiene che la posizione sostanzialmente pro-life di Henry Cuellar accenderà sicuramente il dibattito tra i Democratici nei prossimi mesi ma non dovrebbemetterne in discussione l’appoggio da parte dei leader Democratici, a partire dalla speaker della Camera, Nancy Pelosi.

I Democratici del Sud del Texas, infatti, «non sono così liberali su questo tema come lo sono altrove», afferma Casellas. Pertanto, sostiene lo studioso, è improbabile che l’establishment Democratico rinnegherà Cuellar. Il suo distretto, che comprende San Antonio, non lontano dai confini con il Messico, infatti, la posizione sull’aborto del deputato uscente è da sempre condivisa dalla comunità ispanica.

«A causa della sua posizione in carica e del suo passato moderato in un distretto abbastanza conservatore, Cuellar è il candidato più eleggibile a novembre, e Pelosi e il suo team lo sanno», dice Casellas. Anche Jim Clyburn, deputato in North Carolina, noto per le sue posizioni ultraliberal, scommette su Cuellar, il quale offrirebbe «molte più possibilità di vincere il loro seggio rispetto a chiunque altro».

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