Tennessee: bandiere a mezz’asta per i bambini abortiti

Tennessse

Bandiere a mezz’asta per onorare la memoria delle decine di milioni di bambini abortiti negli Stati Uniti d’America. È quanto propone una risoluzione approvata nel Tennessee con 72 voti a favore e 20 contro. La cerimonia è prevista a ogni 22 gennaio, data in cui ricorre la sentenza Roe v. Wade che ha sdoganato l’aborto nell’intero Paese nordamericano. Era il 1973. Nel Tennessee con questa nuova risoluzione il 22 gennaio verrà ricordato come «Day of Tears», ovvero «La giornata delle lacrime».

Ricordare

Legislazioni analoghe sono state approvate anche in Ohio, Idaho, West Virginia, Oklahoma, Mississippi e Carolina del Sud. La prima firmataria della legge dell’Idaho, Barbara Ehardt, spiega a LifeSiteNews il motivo dietro la sua proposta: «Si tratta di ricordare e, a modo nostro, di fare qualcosa di concreto». Più nel dettaglio, la Ehardt spiega: «È un modo per ricordare un torto», ma anche che c’è sempre «un’opportunità per rimediare».

Le implicazioni

Dopo la sentenza della Corte Suprema del 1973 il numero degli aborti eseguiti negli Stati Uniti è aumentato enormemente. Si stima che nel 1967 ci siano state 800mila interruzioni volontarie di gravidanza, in gran parte illegali. Nel 1980 gli aborti erano già 1,6 milioni. Ma non è tutto, poiché un numero di donne sempre maggiore ha poi deciso di abortire anche prima dell’ottava settimana di vita del piccolo nel proprio ventre.

Obiettivo giugno

Secondo la legislazione oggi vigente nel Paese l’aborto è non illegale a livello federale, ma i singoli Stati hanno il diritto di specificare regole per la sua esecuzione nel secondo e nel terzo trimestre di vita del piccolo. Il concetto affonda le radici proprio nel caso Roe v. Wade del 1973 e quindi nella sentenza successiva che chiuse il caso Planned Parenthood v. Casey del 1992. Tuttavia in tempi recenti diversi stati dell’Unione hanno messo in campo diversi tentativi per rendere più difficile accedere all’aborto.

In dicembre la Corte Suprema federale ha ascoltato una contestazione portatab dallo Stato del Mississippi alla sentenza Roe v. Wade  che potrebbe consentire agli Stati dell’Unione di vietare gli aborti o, per lo meno, di porvi più limiti, come il divieto dopo la 15esima settimana di vira del bambino nel grembo materno. La sentenza è attesa per giugno.

Exit mobile version