Spagna, si contano i morti

Sono 180, dall’entrata in vigore della legge nel giugno 2021, le persone morte «di eutanasia»

Iniezione

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È soddisfatta Carolina Darias, ministro della Salute del governo spagnolo, quando afferma in conferenza stampa che la nuova legge sull’eutanasia, che è stata ratificata il 17 dicembre 2020 ed è entrata in vigore nel giugno 2021, ha «aiutato 180 persone a morire dignitosamente». È questo il numero dei cittadini del Paese iberico che, nel primo anno della nuova normativa, si sono rivolti al Servizio sanitario nazionale per sottoporsi alla procedura di «morte medicalmente assistita».

La Catalogna, con 60 casi di eutanasia nel corso dell’anno, e i Paesi Baschi con 25 sono le Comunità autonome in cui è stata maggiore la richiesta di applicazione della legge e dove le commissioni di Garanzia e valutazione sono state più attive. Al contrario Madrid, con 19 morti, e l’Andalusia con 11 sono stati gli ultimi territori a istituire queste commissioni di controllo, «[…] determinando un ritardo nell’inizio della valutazione e gestione delle richieste di eutanasia».

Prima e dopo l’entrata in vigore della legge, alcune voci si erano alzate contro la sua promulgazione. Il Collegio Ufficiale dei Medici di Madrid, per esempio, con il Collegio dei Farmacisti di Madrid e il Collegio dei Dentisti e Stomatologi della Regione avevano rilasciato un comunicato per sottolineare che l’eutanasia «comporta azioni serie a livello personale e istituzionale», definendola «una “china sdrucciolevole” verso l’eliminazione e la corruzione del diritto alla vita».

Anche il Consiglio dei Collegi dei Medici della Catalogna aveva espresso il proprio parere sull’approvazione della legge, ponendo l’accento sul fatto che «[…] l’accesso alle cure palliative può preservare i malati più gravi dalla disperazione e dal desiderio di morire».

Secondo Carolina Darias, invece, il governo ritiene che «l’applicazione di questo diritto venga operata in modo adeguato» e che «grazie all’implementazione di questa legge, il Sistema sanitario nazionale è più inclusivo e universale».

Il Comitato ufficiale di Bioetica spagnolo, organo consultivo di esperti medici creato nel 2007, si è mostrato particolarmente critico nei confronti del contenuto e dell’applicazione della nuova legge sull’eutanasia , anche dopo la sua approvazione. Ebbene, dopo un primo annuncio dato il 1° agosto, il governo ha ora deciso di sostituire 11 dei 12 membri del comitato.

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