Sì, in estate le foglie sono sempre e solo verdi

Ma nel mondo bacato in cui viviamo ci vuole una Corte suprema per dire che ci vogliono mamma e papà

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L’arguzia di Gilbert K. Chesterton (1874-1936) è nota e proverbiale. Alcuni dei suoi pensieri sono citati continuamente, alcuni persino abusati. Fra questi ve n’è uno che, a costo di stancare, è più che opportuno ripetere oggi: «Accenderemo fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate». La battaglia culturale di “iFamNews” è praticamente tutta qui. Non abbaiamo alla Luna; ripetiamo, contro un mondo che ci guarda come fossimo marziani, che la vita umana innocente è intangibile, che gli uomini nascono maschi e femmine, che un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà, e che uccidere gli anziani o i malati è criminale. Abbiamo, insomma, messo in piedi un’impresa di portata mondiale e in continua crescita, in diverse lingue, per dire che due più due fa quattro e che in estate le foglie sono verdi. In realtà è Chesterton il nostro fondatore, il nostro editore e il nostro direttore.

Nel mondo in cui viviamo, infatti, due più due non fa più quattro e nessuno ha ancora capito di che colore siano le foglie d’estate: si fanno convegni, simposi, proclami, persino si vota per decidere di quanti colori siano, 3, 23, 56, 70, quelle foglie che invece in estate sono verdi, sempre e solo verdi da che mondo è mondo, e così saranno finché il mondo esisterà.

Quando dunque il massimo tribunale di un Paese, la Corte di Cassazione in Italia, sentenzia, dall’alto della propria piena autorevolezza, che un uomo è un uomo e che una donna è una donna, che un bambino nasce da un uomo e da una donna sempre (accettiamo sfide e scommesse), e che un bambino per crescere sano ed equilibrato ha bisogno di una mamma e di un papà, cioè non di “due mamme” o di “due papà”, e che anzi dire “due mamme” e “due papà” significa dire una bugia (perché sempre una sola può esser la mamma e sempre uno solo può essere il papà di un bambino), ci sentiamo confortati, e siamo felici. Ci rendiamo conto di quanto sia assurdo dovere arrivare alla sentenza di un tribunale costituzionale per affermare l’ovvio, ma non di meno siamo contenti. È la constatazione di un fatto, di una realtà inoppugnabile, che nessuno può negare. Certo, il fatto che vada ribadito oggi in maniera solenne in un’aula di tribunale supremo lascia sgomenti. Ma è così, è il mondo in cui viviamo. Ed è per questo che noi, “iFamNews”, esistiamo. Due più due fa quattro, le foglie in estate sono verdi. Il mondo là fuori si metta pure il cuore in pace. Noi non ci stanchiamo, e ogni tanto qualcuno si accorge quanto sia proprio vero.

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