Settimana 12: libertà religiosa minacciata

I temi dominanti della settimana trascorsa

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Vita

Quella trascorsa è stata la settimana degli embrioni chimera costruiti in laboratorio, ufficialmente per esperimenti biologici, ma concretamente una ennesima follia della tecnoscienza, totalmente disinteressata alle questioni etiche.

Negli Stati Uniti d’America, i deputati del Partito Democratico hanno proposto di abolire il cosiddetto «Emendamento Hyde» che vieta il finanziamento dell’aborto con i soldi dei contribuenti.

Il Senato degli Stati Uniti ha confermato la nomina di Vivek Murthy in qualità di Surgeon General, ovvero capo esecutivo dello US Public Health Service Commissioned Corps, nonché portavoce su questioni di salute pubblica inerenti il governo federale.  Murthy è un notissimo filoabortista, strettamente legato a Planned Parenthood.

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Famiglia

L’Institute for Family Studies di Washington ha pubblicato uno studio sulla crescente depressione sessuale degli americani. Dopo esser stato il Paese della rivoluzione sessuale, dopo diverse crisi economiche devastanti e vigente il bombardamento di messaggi a sfondo sessuale su ogni organo di informazione e social network, ora i cittadini statunitensi si mostrano stanchi davanti al semplice pensiero di relazioni sessuali stabili, e questo nel quadro di una denatalità in aumento.

In Italia, intanto, la depressione demografica configura oramai un Paese in via di estinzione.

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Libertà religiosa

Nelle Filippine è in atto uno scontro serissimo fra il presidente, Rodrigo Roa Duterte, e la Chiesa Cattolica. Dopo che i leader di tutte le confessioni cristiane del Paese si sono uniti, in vista delle elezioni politiche del 2022, per sostenere un candidato che possa opporsi a Duterte, questi ha minacciato la chiusura totale di tutte le chiese, impedendo non solo le celebrazioni religiose della Pasqua, ma pure l’apertura degli edifici sacri anche solo per la preghiera personale.

In Scozia un sacerdote coraggioso ha ottenuto dal tribunale di poter aprire ai fedeli le celebrazioni liturgiche.

In Germania, in 48 ore le Chiese e i presidenti dei Länder federali hanno avuto ragione delle misure draconiane volute dal cancelliere Angela Merkel, che avrebbero impedito le celebrazioni pasquali.

Nella capitale federale degli Stati Uniti, Washington, la Chiesa Cattolica, che aveva denunciato sia la chiusura degli edifici sacri sia i limiti di partecipazione dei fedeli alle cerimonie, ha vinto la propria battaglia. Un tribunale federale ha stabilito che limitare al 25% la capacità delle chiese è incostituzionale, decretando la riapertura delle liturgie, pur nel rispetto delle norme sanitarie. 

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