- La festa delle donne, l’8 marzo, è stata trasformata nella festa del “diritto” di aborto, del transgenderismo e dell’assalto a chiese e immagini sacre in tutto il mondo, dall’Europa all’America meridionale. Non è un caso che il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, abbia firmato proprio l’8 marzo un ennesimo decreto esecutivo che impone la ideologia trans nelle scuole.
- Negli Stati Uniti, l’approvazione della legge sul sostegno economico in ragione del CoViD-19 costringerà i cittadini a pagare per l’aborto.
GENDER ► clicca per accedere alla sezione
- In Irlanda i leader religiosi di diverse confessioni protestano contro la pervicace volontà del governo e dei partiti di maggioranza di approvare una legge sulla eutanasia. In Scozia i capi delle Chiese cristiane denunciano il governo che, senza ragione, vuole proseguire nel divieto delle celebrazioni liturgiche. In Lituania i vescovi e i pastori cristiani si mobilitano per impedire che il parlamento approvi la Convenzione di Istanbul.
- Si moltiplicano le denunce di conflitti di interesse tra il network capitanato da George Soros – noto per le posizioni a favore di aborto e ideologia gender – e diversi fra giudici e tribunali internazionali, dalla Corte europea dei diritti dell’uomo alla Corte interamericana dei diritti dell’uomo.
ABORTO ► clicca per accedere alla sezione
- L’Unione Europea paga milioni per lo sviluppo e per il sostegno delle organizzazioni legate a Soros. L’American Civil Liberties Union, una delle punte di diamante del progressismo statunitense, ha ricevuto milioni da donatori intenzionati a limitare la libertà religiosa e a imporre l’ideologia gender.
LIBERTÀ RELIGIOSA ► clicca per accedere alla sezione
- La multinazionale Unilever – la società con sede a Rotterdam, nei Paesi Bassi, e a Londra, nel Regno Unito , titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione, delle bevande, nonché dei prodotti per l’igiene e per la casa – ha deciso di togliere dai propri prodotti la dicitura «normale» perché potenzialmente offensiva.
FAMIGLIA ► clicca per accedere alla sezione
- Il mondo dei fumetti bandisce sia il famoso topolino messicano Speedy Gonzales, sia Pepe la puzzola: il secondo sarebbe simbolo di machismo, il primo di stereotipo etnico. Anche se Speedy è un messicano assolutamente smart e amato proprio dai messicani.
- La cannabis ricreativa (e la sua produzione) è stata legalizzata in Argentina e in Messico, nonostante la forte crisi economica e sanitaria che sta schiacciando quei due Paesi.
- Cresce intanto il consumo di cocaina, che però non viene considerato una priorità da combattere.