Planned Parenthood potrebbe dover pagare 1 miliardo di dollari in una causa per frode

Planned Parenthood potrebbe essere responsabile per 1,08 miliardi di dollari nel mezzo di un’ampia causa per frode Medicaid che accusa l’organizzazione di pratiche di fatturazione ingannevoli e di uso improprio di fondi federali. La causa, intentata da ex dipendenti in base alle leggi sui whistleblower, sostiene che Planned Parenthood abbia presentato documentazione falsificata e rimborsi gonfiati per servizi pagati da Medicaid.

Secondo la causa, in base al False Claims Act, il fornitore di aborti ha abusato di Medicaid fatturando procedure non coperte e travisando la necessità medica. Si sostiene che milioni di dollari dei contribuenti siano stati dirottati attraverso richieste fraudolente per diversi anni. I whistleblower — ex dipendenti — affermano di avere conoscenza diretta di pratiche interne che mascheravano l’abuso.

Se i querelanti dovessero prevalere, le sanzioni finanziarie sarebbero enormi: non solo il rimborso dei presunti addebiti eccessivi, ma anche il triplo dei danni ai sensi del False Claims Act, oltre a sanzioni civili per ogni falsa dichiarazione. Anche se parzialmente vincente, il caso potrebbe imporre audit più rigorosi, una conformità più stretta e una maggiore trasparenza da parte di Planned Parenthood e di entità simili.

Il contenzioso è ancora nelle sue fasi iniziali — vengono presentate mozioni e contromozioni, e la fase istruttoria è in corso. Le decisioni del tribunale sull’ammissibilità delle prove dei whistleblower e le interpretazioni della politica Medicaid saranno fondamentali.

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