Orrore in California: vogliono l’infanticidio legale

Il piano del governatore Gavin Newsome è quello di estendere a più non posso il cosiddetto «diritto all’aborto» anche dopo la nascita

Gavin Newsome governatore della California

Image from ABC7 News Bay Area - Youtube

La California è tanto progressista, liberal e open-minded che sta per depenalizzare l’infanticidio. Le intenzioni del governatore Democratico Gavin Newsome (nella fotografia) e del Future of Abortion Council (organo consultivo legato alla Planned Parenthood) non si limitano semplicemente ad ampliare le possibilità di abortire, ma mirano a «proteggere, rafforzare ed espandere la copertura dell’aborto in California».

Tutto sta nel disegno di legge AB 2223, proposto dalla deputata Democratica Buffy Wicks il 15 febbraio 2022 e modificato il 17 marzo 2022, cioè ancora prima dell’approvazione da parte dell’assemblea legislativa califoniana, al fine di includere una sorta di «scudo penale» per qualunque «azione o omissione» da parte delle madri in attesa. Verrebbe depenalizzato, quindi, non solo l’aborto fino al nono mese, ma anche quella che viene definita «morte perinatale», ovvero nientemeno che l’infanticidio «fino a sette giorni o più», senza specificare un limite preciso. La proposta viene presentata e promossa come l’esercizio dei «diritti riproduttivi delle donne».

Fin dall’inizio del proprio mandato, nel 2019, il governatore Newsome ha puntato molto sull’ampliamento del “diritto” all’aborto in California, puntando a farne uno «Stato santuario» per tutte le pratiche abortive, e questo in contrapposizione frontale con i numerosi Stati Repubblicani (Texas, Alabama, Ohio, e così via) che lo stanno invece vietando a partire dal momento in cui è percepibile il battito cardiaco del bimbo nel grembo della mamma.

Se il disegno di legge AB 2223 sarà approvato, il cosiddetto «diritto all’aborto» verrà quindi difeso in maniera particolarmente accanita. È persino prevista la citazione in giudizio degli agenti di polizia che eventualmente arrestassero chi si macchia di infanticidio «perinatale» ritenendolo ancora (com’è ovvio, logfico e giusto) un reato.

Un «disegno di legge atroce»

Dure le reazioni dell’associazionismo pro-life californiano. «Oggi la cultura politica che giustifica l’uccisione di milioni di bambini nel grembo materno dichiara aperta la stagione di caccia ai neonati indesiderati. Ogni californiano deve opporsi a questo disegno di legge atroce», dichiara Jonathan Keller, presidente del California Family Council.

Da parte propria, Alexandra Snyder, amministratore delegato della Life Legal Defense Foundation, definisce l’AB 2223 un disegno di legge non semplicemente «a favore dell’aborto», ma volto a «rimuovere tutte le sanzioni civili e penali per l’uccisione di bambini nati vivi in ​​qualsiasi circostanza».

Il disegno di legge, osserva la Snyder, autorizza espressamente tutti a favorire aborti tardivi e infanticidi senza ripercussioni legali. E “Life Legal” condanna pure l’uso di eufemismi come «decisioni riproduttive personali» e «giustizia riproduttiva» per «giustificare e incoraggiare l’uccisione di bambini dentro e fuori il grembo materno».

Nel dibattito si è inserito anche il procuratore del Pacific Justice Institute Matthew McReynolds, affermando che «i parlamentari della California hanno superato la linea rossa» nel tentativo di «legittimare l’uccisione di bambini di poche ore e persino di una settimana».

«Non si tratta di espandere i diritti di aborto; questo è un livello di malvagità che la stragrande maggioranza degli americani, indipendentemente da come si identifichino politicamente, non può sopportare. Lavoreremo per sconfiggere questo disegno di legge folle e diabolico», aggiunge McReynolds.

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