L’entusiasmo dell’Amministrazione statunitense capitanata dal presidente Joe Biden per i “diritti” LGBT+ non ha freni, nemmeno davanti ai più piccoli. L’Ufficio per gli affari demografici del ministero della Salute e dei servizi umani ha pubblicato, la scorsa settimana. un documento intitolato Gender Affirming Care and Young People. Lo stesso giorno il National Child Traumatic Stress Network (NCTSN) della Substance Abuse and Mental Health Services Administration ha emesso il documento Gender-Afferming Care Is Trauma-Informed Care.
Entrambi i documenti incoraggiano la chirurgia per la riassegnazione di genere e le cure ormonali per i minori. Il NCTSN, in particolare, menziona una serie di «trattamenti appropriati» per adolescenti transgender, tra cui la «chirurgia “superiore”», al fine di creare «una forma del torace tipicamente maschile» e la «chirurgia “inferiore”», che riguarda i «genitali» o gli «organi riproduttivi».
«Nei bambini e negli adolescenti transgender e non binari, l’assistenza precoce per l’affermazione di genere», si legge nella dichiarazione del NCTSN, «è fondamentale per la salute e il benessere generale», in quanto consente al bambino o all’adolescente di «aumentare la propria fiducia nel sistema sanitario». La procedura può includere interventi «come i bloccanti della pubertà» o «gli ormoni» che permettono la riassegnazione di genere.
Il documento del NCTSN fa di tutto per assicurare al pubblico che le varie metodologie per l’affermazione di genere come la chirurgia e la sostituzione ormonale non comporterebbero né un «maltrattamento», né una «negligenza sui minori». Si tratta molto probabilmente di una risposta al divieto per lo stesso tipo di trattamenti disposto dallo Stato del Texas. «Non ci sono ricerche scientificamente valide che mostrino impatti negativi delle cure che affermano il genere», aggiunge il NCTSN.
Biden ci mette la faccia
Lo stesso presidente Joe Biden si è assunto tutta la responsabilità di tali «innovazioni», dedicando addirittura un video alle questioni LGBT+ nel loro complesso. Rivolto ai genitori dei bambini transgender, Biden dichiara che «affermare l’identità di tuo figlio è una delle cose più potenti che puoi fare per tenerlo al sicuro».
Il presidente spiega quindi che la sua Amministrazione contrasterà le leggi dei singoli Stati dell’Unione nordamericana che limitano la possibilità per gli atleti transgender nati maschi di gareggiare in competizioni femminili. Una scelta di campo pesantissima, presa a pochi giorni dal caso del nuotatore trans «Lia» Thomas.
Tali leggi vigenti negi diversi Stati sono «semplicemente sbagliate» e «odiose», sostiene Biden, la cui Amministrazione «si batte per l’uguaglianza dei transgender a scuola, sui campi da gioco, al lavoro, nelle nostre forze armate, nei nostri sistemi abitativi e sanitari, ovunque».
A fine marzo, un giudice del Texas ha impedito allo Stato di indagare sui genitori che avviano i propri figli alla transizione di genere. Di parere opposto è il governatore dello Stato, Greg Abbott, che definisce quei trattamenti un «abuso sui minori» e che ha ordinato ai servizi di protezione dell’infanzia di indagare sugli eventuali casi segnalati. Il sito Houston Public Media riferisce che anche il procuratore generale Ken Paxton ha emesso un parere giuridico che giunge alla medesima conclusione.