Linciare Alfonso Signorini

«Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma». Il giornalista e conduttore tivù rompe le uova nel paniere. Bravissimo

Alfonso Signorini

Last updated on Novembre 19th, 2021 at 03:47 pm

I gay vanno linciati. Come Alfonso Signorini. Vanno linciati mediaticamente quando non rientrano nello schema preconfezionato del pensiero dominante. Come Alfonso Signorini. Vanno linciati quando difendono la vita, che è un bene indisponibile e primario. Come Alfonso Signorini. Vanno linciati quando dicono che l’aborto è male e non va fatto in ogni caso. Come Alfonso Signorini. Perché gli omosessuali, per il pensiero dominante, non sono persone: sono strumenti di lotta e governo, di dialettica e di rivoluzione, sono esseri umani ridotti a funzioni sessuali e a strumenti di propaganda che debbono solo incarnare un ruolo predeterminato e rispondere ai comandi. Come Alfonso Signorini, che invece dà voce alla propria coscienza insopprimibile di persona unica e insostituibile dicendo candidamente, istintivamente la verità delle cose: l’aborto non è un bene.

Attorno all’una del mattino di martedì 16, in diretta guardona su canale 5 al Grande Fratello VIP 6, un programma degno del mondo in cui viviamo, Alfonso Signorini ha reagito a una delle solite pochezze della televisione italiana e ha proferito una verità eterna: «Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa». Modalità pirotecnica, surreale, efficace. Si era parlato di “gravidanze indesiderate” di cani e Alfonso Signorini ha sfruttato l’assist così.

Ebbene, in quello stesso momento Alfonso Signorini ha smesso di essere gay, di essere una specie protetta, di essere un mezzo da usare, di essere uno “di loro” ed è salito al patibolo per lesa maestà omicida.

Avrebbe dovuto aspettarselo, forse se lo aspettava. Alfonso Signorini è una coscienza, non un gusto sessuale, non una macchietta da tirare per la giacchetta, non il giocattolo di lorsignori. E l’aborto resta irricevibile, come dice Alfonso Signorini. L’entità dell’indignazione mediatica e social contro Alfonso Signorini, condita di paroloni, insulti e bestemmie (che ovviamente i social non cancellano), mostra la piena verità dell’affermazione e tutta l’opportunità di irrompere sereno come un uragano là dove la gente oggi si raduna, il Grande Fratello VIP 6, e dirla tutta, sempre, con onestà.

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