Le risposte contrastanti delle università cattoliche che ospitano le doule dell’aborto fanno luce sull’allineamento istituzionale con gli insegnamenti cattolici.

"Theodore Hesburgh Library, University of Notre Dame, South Bend, Indiana" by Ken Lund is licensed under CC BY-SA 2.0.

L’Università Cattolica d’America (CUA) e l’Università di Notre Dame hanno entrambe ospitato di recente una cosiddetta ‘doula dell’aborto’ – persone che forniscono un supporto emotivo e fisico alle donne che si sottopongono all’aborto – ma le loro reazioni al conseguente contraccolpo sono state molto diverse.

A seguito di una relazione sulla lezione di una doula abortista in un corso di infermieristica, il CUA ha rapidamente licenziato la professoressa ospite, Melissa Goldberg. Questo fa seguito alla dichiarazione del Presidente del CUA, Peter Kilpatrick, che ha dichiarato l’interruzione del rapporto il 30 gennaio, citando la non conformità con la missione e l’identità dell’università.

Al contrario, l’Università di Notre Dame, che ha ospitato Ash Williams, una doula abortista che si identifica anche come transgender, per un evento online a marzo, non ha ancora emesso scuse. Il contrasto tra le risposte delle due università cattoliche è netto.

Patrick Reilly, presidente della Cardinal Newman Society, ha elogiato l’azione rapida e decisa del CUA e ha criticato l’apparente rifiuto di Notre Dame alla disapprovazione pubblica del Vescovo Kevin C. Rhoades. Secondo Reilly, la gestione dell’incidente da parte di Notre Dame suggerisce una mancanza di rispetto per i testimoni fedeli degli insegnamenti cattolici.

Nel frattempo, Merlot Fogarty, studente all’ultimo anno dell’Università di Notre Dame e studente di legge in arrivo all’Università Cattolica, ha sottolineato la divergenza tra la gestione degli eventi da parte delle due scuole, lodando il CUA per aver preso posizione in conformità con gli insegnamenti cattolici, mentre ha criticato Notre Dame per aver trascurato le sue radici e i suoi valori cattolici.

Exit mobile version