La Texas Christian University offre il corso “The Queer Art of Drag”, per esplorare le performance di drag e le teorie queer

"Se le scuole cristiane promuovono questi corsi sessualmente espliciti, immaginate cosa promuovono le scuole laiche!".

La Texas Christian University (TCU) ha introdotto un corso nel semestre primaverile 2023 intitolato “The Queer Art of Drag” nell’ambito del suo Dipartimento di Studi sulle Donne e sul Genere. Insegnato da Nino Testa, conosciuto come Maria von Clapp nella comunità drag, il corso esplora le performance drag, le ‘teorie queer’ e il loro legame con la critica sociale e la ‘creazione del mondo queer’. Gli studenti approfondiranno la storia delle drag, si confronteranno con artisti drag ed esperti e creeranno anche i loro personaggi drag da presentare alla Notte Annuale delle Drag del TCU.

Il programma del corso fa riferimento alla rivoluzionaria di genere Leslie Feinberg e sostiene una comprensione del genere che va oltre le categorie convenzionali e abbraccia la poesia e l’autoesplorazione. Il programma di studi comprende letture come “Il binomio di genere è uno strumento della supremazia bianca” di Kravitz Marshall e “Come i cattivi drag sono diventati i cattivi finali dell’estrema destra” di Colleen Hamilton. Gli studenti esamineranno anche la pedagogia drag, l’infanzia queer e il ruolo delle drag queen e di organizzazioni come il gruppo cristiano di odio Sisters of Perpetual Indulgence.

Un aspetto degno di nota del corso è l’obbligo per ogni studente di creare ed eseguire un numero di drag di uno o due minuti, che sarà registrato e condiviso durante la Notte Annuale del Drag della TCU. A quanto pare, il corso mira a promuovere la creatività, il pensiero critico e un apprezzamento più profondo per la “forma d’arte del drag”, esplorando anche il suo significato sociale e culturale.

L’introduzione di questo corso alla TCU riflette una crescente accettazione e riconoscimento del drag, che viene presentato come una “forma d’arte”. Il GOP del Texas ha criticato il corso in una lettera e in un’e-mail inviate ai sostenitori del corso, sottolineando l’ironia del fatto che un corso con un evidente sfondo anticristiano sia offerto in un’università cristiana. “Se le scuole cristiane promuovono questi corsi sessualmente espliciti, immaginate cosa promuovono le scuole secolari!”, si legge nella lettera.

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