La più grande università cattolica USA diventa filo-LGBT+

La DePaul University sbandiera la propria opposizione alla dottrina cattolica, nonostante ciò che dicono i vescovi

La DePaul University, di Chicago, la più grande università cattolica degli Stati Uniti d’America, ha dimostrato ancora una volta a tutto il mondo di non essere più una istituzione sul serio cattolica e quindi dovrebbe smettere di presentarsi appunto come cattolica.

Come riporta DePaulia, il periodico studentesco dell’università, il 25 febbraio la Student Government Association e l’Office of Student Involvement dell’ateneo hanno sponsorizzato il «Queer Prom» inaugurale.

Eppure la Conferenza episcopale cattolica statunitense, in un importante documento del 2000, ha dichiarato: «Al fine di mantenere e di salvaguardare la propria identità cattolica liberamente scelta, è importante che le università cattoliche stabiliscano chiaramente nella propria documentazione ufficiale il proprio carattere cattolico e attuino in termini pratici il proprio impegno per quanto concerne gli elementi essenziali dell’identità cattolica, compresi i seguenti:

  1. impegno di fedeltà agli insegnamenti della Chiesa Cattolica;
  2. impegno verso gli ideali, i princìpi e gli atteggiamenti cattolici nello svolgimento della ricerca, dell’insegnamento e di tutte le altre attività universitarie, comprese le attività delle organizzazioni e delle associazioni studentesche e di facoltà ufficialmente riconosciute, con il dovuto rispetto per la libertà accademica e la coscienza di ogni individuo;
  3. impegno a servire gli altri, in particolare i poveri, i diseredati e i soggetti vulnerabili della società;
  4. impegno di testimonianza della fede cattolica da parte di amministratori e di insegnanti cattolici, specialmente quelli che insegnano discipline teologiche, e riconoscimento e rispetto da parte di insegnanti e di amministratori non cattolici dell’identità e della missione cattolica dell’università;
  5. impegno a fornire agli studenti corsi sui princìpi morali e religiosi cattolici, e sull’applicazione degli stessi ad aree critiche quali la vita umana e altre questioni di giustizia sociale;
  6. impegno a curare pastoralmente gli studenti, la facoltà, l’amministrazione e il personale;
  7. impegno a fornire servizi personali (assistenza sanitaria, consulenza e orientamento) agli studenti, così come all’amministrazione e alla facoltà, in conformità con l’insegnamento e le direttive etiche e religiose della Chiesa; e
  8. impegno a creare una cultura e un ambiente nel campus che sia espressivo e di sostegno a uno stile di vita cattolico».

Quindi?

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