La partnership di Nike con l’influencer trans Dylan Mulvaney: uno schiaffo a tutte le donne

Quando si smetterà di comprare i prodotti di queste aziende che odiano le donne? È ora che i veri uomini difendano le vere donne, invece di fingere di essere loro.

Il gigante dell’abbigliamento sportivo Nike ha appena siglato un accordo con il trans-influencer Dylan Mulvaney, un uomo confuso che pensa di essere una donna, facendone uno degli ambasciatori “femminili” di Nike. Mulvaney ha annunciato la sua collaborazione con Nike attraverso dei post su Instagram in cui indossava l’abbigliamento sportivo dell’azienda mentre eseguiva dei finti esercizi. L’accordo controverso potrebbe far guadagnare a Mulvaney fino a 150.000 dollari per ogni post su Instagram.

La collaborazione di Nike con Mulvaney ha suscitato forti reazioni. La campionessa di nuoto Riley Gaines ha contestato l’accordo, accusando l’azienda di mancare di rispetto alle donne. Gaines, una convinta sostenitrice delle donne nello sport, sostiene che la collaborazione di Nike con Mulvaney sia una “triste presa in giro di ciò che comporta essere una donna”.

Allo stesso modo, Nancy Hogshead, nuotatrice vincitrice di una medaglia d’oro, ha espresso preoccupazione per la partnership con Nike, sostenendo che toglie opportunità alle donne biologiche. Hogshead ha anche notato il messaggio problematico inviato alle ragazze e alle donne riguardo all’immagine del corpo.

La nuotatrice britannica Sharron Davies, medaglia olimpica, si è unita alle critiche, sottolineando l’importanza di comprendere e rispettare le donne.

Il commentatore di Twitter Michael Seifert è stato più diretto:

“La Nike è l’ultima grande azienda che ha fatto di Dylan Mulvaney, un uomo biologico, la sua ambasciatrice femminile. Queste aziende sputano in faccia alle donne ogni giorno. Smettete di dare loro i vostri soldi”.

Ma forse una foto del Daily Wire riassume al meglio la partnership:

Nike è solo l’ultima azienda a collaborare con Mulvaney come “donna”. Per esempio, la Bud Light ha recentemente nominato la Mulvaney ambasciatrice di un prodotto “femminile”; questa mossa ha fatto infuriare la star della musica country Travis Tritt, che sta rimuovendo tutti i prodotti Anheuser Busch dal suo tour bus.

Quando le aziende smetteranno di denigrare le donne reali in questo modo? Quando si smetterà di comprare i prodotti di queste aziende che odiano le donne? Quando è troppo è troppo. È ora che i veri uomini difendano le vere donne, invece di fingere di essere loro.

Immagine: The Daily Wire

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