La festa dei progenitori

La famiglia, sempre, anche quando sbaglia, e si rialza

Tintoretto (1518-1594), «Tentazioni di Adamo ed Eva» (1550-1553)

Tintoretto (1518-1594), «Tentazioni di Adamo ed Eva» (1550-1553)

Last updated on Gennaio 28th, 2021 at 01:06 pm

Oggi cade la vigilia di Natale. Il cattolicesimo fa memoria liturgica dei santi progenitori Adamo ed Eva. Molti non ricordano nemmeno che, per la Chiesa Cattolica, Adamo ed Eva sono santi. Quanto è profonda e delicata e ricca la pedagogia di chi ha voluto fissare la celebrazione della santità dei progenitori del genere umano il giorno avanti la nascita di Dio che si fa uomo, concludendo in questo modo l’attesa, ovvero l’Avvento.

La festa liturgica dei santi Adamo ed Eva è la celebrazione della prima sacra famiglia, archetipica. La famiglia, sempre, insomma, anche quando sbaglia; se riconosce di avere sbagliato e si rialza dalla caduta. Per questo per “iFamNews” sottolinea l’eccezionalità della giornata di oggi.

Nel Medioevo tedesco si organizzavano i “Giochi di Adamo ed Eva”, rappresentazioni sacre per ricordare la caduta e la redenzione.

Gli abeti sui sagrati delle chiese, ricordando l’Albero della vita dell’Eden, venivano decorati con mele rosse a memoria del peccato originale. Poi furono adoperate anche delle ostie per simboleggiare la vittoria sul peccato. Le mele sono diventate palline quando, a fine Ottocento, a Meisenthal, nella Mosella francese, scarseggiando le mele, i vetrai ne confezionarono di artificiali, rosse, colore della regalità, della signoria conclamata sulla storia.

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