La Corte Suprema degli Stati Uniti si pronuncerà sul mifepristone

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La Corte Suprema si sta preparando ad ascoltare le argomentazioni il 26 marzo in un caso cruciale che riguarda il mifepristone, un farmaco che induce l’aborto. Il caso Food and Drug Administration (FDA) contro Alliance for Hippocratic Medicine è emerso in seguito all’eliminazione da parte della FDA della necessità di visite mediche di persona per le donne che assumono il farmaco. L’avvocato senior di Alliance Defending Freedom (ADF), Erin Hawley, avverte che questo potrebbe portare a un maggior numero di donne che soffrono di gravi condizioni mediche, con circa il 4% delle donne che assumono questi farmaci che finiscono in pronto soccorso.

Questa data rappresenta il primo ritorno significativo della Corte Suprema al dibattito sull’aborto dalla decisione Dobbs v. Jackson del giugno 2022. L’Alleanza per la Medicina Ippocratica era tra i gruppi di medici che contestavano l’approvazione del mifepristone da parte della FDA nel 2000, in una causa intentata nello stesso anno. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Matthew Kacsmaryk ha bloccato l’approvazione della FDA nel 2000, ma ha incontrato resistenza, e l’amministrazione ha fatto appello alla Corte d’Appello degli Stati Uniti.

In una causa pendente, l’amministrazione Biden e il produttore del farmaco chiedono alla Corte Suprema di ribaltare la decisione del 5° Circuito dell’agosto 2023 che conferma l’approvazione della FDA, ma che pone fine alle vendite per corrispondenza del mifepristone. Il farmaco può ora essere utilizzato solo fino a sette settimane di gravidanza, invece delle precedenti dieci settimane.

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