La Fondazione spagnola degli avvocati cristiani ha presentato un ricorso al Ministero dell’Uguaglianza contro la campagna “Ora che ci vedete, parliamo”, una serie di pubblicità promosse dal governo sulla scia dell’8M. Chiede inoltre misure provvisorie per sospendere la trasmissione dell’annuncio.
L’organizzazione degli avvocati denuncia la campagna di pubblicità illegale ai sensi dell’art. 3 della Legge generale sulla pubblicità, ritenendo che tali pubblicità siano contrarie alla dignità della persona, oggettivino le donne e promuovano stereotipi sessisti. Sostiene inoltre che le immagini e gli spot radiofonici contengono sesso esplicito e quindi violano la legge sulla comunicazione audiovisiva.
Gli Avvocati Cristiani assicurano che questo è il primo passo e che, se la campagna non verrà ritirata, una volta esaurite le vie amministrative, si andrà in tribunale.
La presidente degli Avvocati Cristiani, Polonia Castellanos, denuncia inoltre che la campagna del Ministero dell’Uguaglianza, diretta da Irene Montero, include nei suoi formati visivi l’immagine del pugno comunista. Castellanos critica il fatto che “è inaccettabile che, in questi tempi di difficoltà economica per tante famiglie, il governo sprechi denaro per imporre la propria ideologia e autocelebrazione, violando la legge”.