Che la Bibbia giustifichi l’aborto è dimostrato dalla giornalista canadese Jia Tolentino, che sul The New Yorker ha pubblicato un articolo dal titolo clamoroso Is Abortion Sacred?, e da un anonimo su Il Post. Lo fa la Bibbia fra virgolette: la Bibbia che non esiste, quella che nessuno ha mai scritto. Perché ovviamente né The New Yorker né Il Post dimostrano che la Bibbia giustifichi l’aborto. Perché non c’è nulla proprio da dimostrare. Solo che seminare dubbi, spargere confusione, alimentare il bailamme serve la causa.
Infatti, con buona pace di articolisti e articolanti che fan vergognare chi esercita il mestiere del giornalista, non esiste un solo versetto biblico che sia uno che possa giustificare la pratica dell’aborto. Lo dimostra Francesco Arduini con un breve quanto sapido studio che «iFamNews» mette a disposizione dei propri lettori volutamente oggi, 28 settembre, Giornata internazionale dell’aborto sicuro. Capite? Aborto «sicuro»: di ammazzare un innocente.
Francesco Arduini è laureato in Scienze bibliche e titolare di un master in Business Administration. Autore di alcuni testi sulla storia del cristianesimo primitivo, è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni. Arduini è cioè autore competente, a differenza evidente della Tolentino e dell’ignoto autore de Il Post. Con scienza e pazienza smonta, una dopo l’altra, affermazioni assurde, mostrando peraltro come siano tutte sempre solo frutto di ignoranza del testo, della lingua, della storia e della logica.
A molti sembra, giustamente, una ovvietà dire che la Bibbia non possa affatto giustificare l’aborto, ma per tanti non è così. Si moltiplicano infatti, oltre a The New Yorker e Il Post, i centoni in forma di articolo, o di articolesse, che pretendono di scandalizzare il cristiano, o comunque il pro-lifer per insinuare l’idea che Bibbia e primi cristiani l’aborto lo consentivano sì a certe condizioni e che sì, la contrarietà all’aborto è una invenzione recente, moderna, dai tratti politici e ideologici.
Ma lo studio di Arduini rende un grande servizio alla verità.
La battaglia per sacralità della vita umana innocente, per la sua difesa, per la sua tutela e per l’aiuto che a essa è dovuto è una battaglia di civiltà non confessionale e trasversale: impegna la ragione e il buon senso. Certamente impegna anche la fede dei credenti, ma quella è un’aggiunta. Che qualcuno, non credente, voglia far dire alla Bibbia ciò che la Bibbia non dice per impaurire i credenti è oggetto di vero scandalo. Non perché tocchi un testo che molti, fra cui mi sia consentito di annoverare pure il sottoscritto, ritengono rivelato e sacro: ma perché lo fa per seminare il dubbio e la confusione.
Ovviamente la Bibbia e il cristianesimo sono contrari all’aborto perché affermano che la vita viene da Dio. Chi non è credente deve loro questo rispetto. Chi difende la vita da non credente fa esattamente questo, e qualora avesse dubbi su ciò che la Bibbia afferma sul tema, legga e diffonda le pagine brillanti e dotte di Arduini, ma soprattutto vere. Sono pagine che tutti dovrebbero conoscere a menadito e alla bisogna mettere a frutto. Per questo le regaliamo a tutti in una giornata sciagurata come questa.