L’ideologia trans non è scientifica

In un commento di Julian Marius Plutz, l'autore chiarisce cosa è scientificamente provato... e cosa no.

Le questioni transgender hanno attirato molta attenzione negli ultimi anni, con gli attivisti che spesso sottolineano la base scientifica delle loro rivendicazioni. Tuttavia, la domanda rimane aperta: Quanto è scientificamente valida l’ideologia trans? Julian Marius Plutz va a fondo di questa questione nel suo stimolante commento.

Nell’estate del 2022, 100 scienziati, psicologi e professionisti medici tedeschi hanno accusato i media tradizionali di aver riferito in modo unilaterale e insufficiente sulle questioni transgender. Gli esperti hanno chiesto ai giornalisti di presentare fatti biologicamente rilevanti, basati sui risultati delle ultime ricerche e sulle scoperte scientifiche.

Successivamente, i medici professionisti di otto Paesi si sono uniti a questo appello e hanno sostenuto il Manifesto europeo, che invita i media pubblici e privati a presentare in modo accurato e veritiero studi seri e fatti scientificamente provati sul sesso e sulla disforia di genere (o transessualità).

Il manifesto evidenzia le preoccupazioni per le affermazioni incontrastate degli attivisti trans nella copertura mediatica, dove gli accademici critici vengono emarginati o screditati prima che possa svolgersi un dibattito significativo. Il manifesto si conclude invitando i media a presentare diversi punti di vista su questo tema e a presentare in modo appropriato i fatti scientificamente provati sulla disforia di genere e la transessualità.

I firmatari del Manifesto europeo non solo criticano la copertura mediatica delle questioni transgender, ma mettono anche in dubbio la validità scientifica della stessa ideologia trans. Per ottenere una comprensione completa, è importante definire con precisione i termini.

Le persone transessuali soffrono di disforia di genere. Queste persone si identificano fortemente con un genere che non corrisponde al sesso assegnato loro alla nascita, nonostante le caratteristiche biologiche associate al loro sesso di nascita. La disforia di genere è classificata come una condizione medica nella Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie (ICD) e serve come base diagnostica per un ulteriore trattamento da parte di medici e terapeuti.

Oltre alla condizione chiaramente definita di “transessualità”, che si verifica tra le 2.000 e le 6.000 volte in Germania, a seconda della stima, il termine “transgender” ha acquisito importanza negli ultimi anni. Transgender si riferisce alle persone che cambiano completamente il loro ruolo sociale di genere, indipendentemente dal fatto che si siano sottoposte a un intervento chirurgico o a un’operazione di riassegnazione di genere.

Anche i feticci sessuali giocano un ruolo in questa discussione. Tali feticci sono un’attrazione esagerata per determinate parti del corpo, abbigliamento, materiali o situazioni che servono da stimolo per l’eccitazione e la gratificazione sessuale. Alcuni uomini indossano abiti femminili per motivi feticistici, si truccano e preferiscono essere trattati come donne. Al contrario, ci sono attori uomini che assumono ruoli femminili per le rappresentazioni teatrali.

Il dibattito sull’ideologia trans è polarizzante. Tuttavia, è importante fare delle distinzioni chiare. Le persone che soffrono effettivamente di disforia di genere e si sentono intrappolate nel corpo sbagliato hanno bisogno di aiuto sulla base di una diagnosi medica. Queste persone si sottopongono a terapia e sono considerate di orientamento transessuale. Tuttavia, le persone transessuali senza diagnosi o sofferenza non rientrano in questa categoria. Inoltre, le persone che esprimono il loro feticismo sessuale attraverso il cross-dressing non sono chiamate transessuali.

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