Ingresso vietato in Gran Bretagna: Franklin Graham estromesso dagli stadi

Per tutta risposta il predicatore ha detto: «Ci sentiamo discriminati per via del nostro credo religioso»

Last updated on Febbraio 17th, 2020 at 04:17 am

Franklin Graham, figlio del noto predicatore protestante Billy Graham e anch’egli celebre predicatore, è finito nell’occhio del ciclone. Gli attivisti LGBT si oppongono al suo imminente tour in Gran Bretagna.

Il viaggio offe al reverendo Graham l’occasione di «[…] unirsi a cristiani come voi per condividere la speranza in Gesù Cristo in otto città di tutto il Regno Unito». Ma, per quanto la cosa appaia al di sopra di ogni possibilità di contestazione, numerosi gruppi di attivisti LGBT hanno lanciato petizioni e azioni di protesta su Twitter e altrove per richiedere agli stadi scelti per le tappe del tour di Graham di cancellare gli eventi.

Una prima petizione di questo tipo, presentata dall’organizzazione per i diritti LGBT All Out, è stata indirizzata alla O2 Arena di Londra e ha raccolto, a detta dei promotori, più di 8mila firme. Dopo le notizie diffuse in settimana, secondo le quali l’O2 non avrebbe mai avuto in programma un evento con Graham, All Out ha cantato vittoria. Un’altra arena, in questo caso quella di Liverpool, l’ACC Liverpool, ha invece davvero cancellato una data del tour.

All Out promette quindi di continuare ad adoperarsi per far sì che altri centri congressi cancellino gli appuntamenti del predicatore, esprimendosi così in un aggiornamento del 28 gennaio della suddetta petizione: «Buone notizie! L’Arena O2 ha chiarito che l’evento non si terrà in quella sede. Anche un’altra location a Liverpool ha escluso questa eventualità. Adesso assicuriamoci che Glasgow, Newcastle, Sheffield, Milton Keynes, Cardiff e Birmingham (le altre città del tour britannico 2020 di Graham) seguano l’esempio».

Dal canto proprio Graham ha risposto a questi proclami con alcuni commenti diffusi da Newsweek: «Alcune persone hanno sostenuto che sarebbe stata mia intenzione diffondere in questo Paese discorsi che incitano all’odio, ma questo non potrebbe essere più lontano dalla verità… Vengo nel Regno Unito per parlare dell’amore di Dio attraverso Suo figlio, Gesù Cristo».

Graham ha chiamato in causa l’arena di Liverpool, che ha annullato il suo evento, accusandola di applicare discriminazione verso i cristiani: «Ci sentiamo discriminati per via del nostro credo religioso. Rescindere i contratti sulla base delle pretese di un gruppo apertamente schierato, senza prendere in considerazione il pensiero e i diritti dei cristiani che avevano stipulato l’accordo per prendere in locazione quegli spazi, e pure il punto di vista di migliaia di altri cristiani che ne condividono le scelte e che di tutto questo subiranno conseguenze negative, danneggia e divide la società molto più che lasciare semplicemente gli eventi seguire il proprio corso come programmato».

In risposta alle scelte dell’arena di Liverpool, “ifamnews.com” ha quindi lanciato una petizione rivolta agli altri centri congressi interessati dalla programmazione del tour di Graham, invitandoli caldamente a schierarsi in favore dei diritti dei cristiani e a non capitolare di fronte alle pretese degli attivisti LGBT, secondo i quali i cristiani debbano essere emarginati e banditi dagli spazi pubblici a morivo dei valori in cui credono.

La nostra petizione fa eco alle parole di Graham raccolte su Newsweek, facendo altresì notare che «i cristiani godono della protezione sancita dall’Equality Act del 2010 e dello Human Rights Act del 1998, che stigmatizzano le discriminazioni illegittime, e che hanno il diritto di praticare liberamente e di manifestare il proprio credo religioso».

“IFamNews” seguirà da vicino gli sviluppi di questa vicenda e vigilerà sulle decisioni degli altri stadi per vedere se ripeteranno la discriminazione verso i cristiani attuata dall’ACC di Liverpool. [Nota: All Out, l’organizzazione per i diritti LGBT qui citata ha già preso di mira il Congresso mondiale delle famiglie, un’iniziativa promossa dall’International Organization for Marriage che ha dato vita ad “IFamNews”]

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