Incentivi all’esodo della Sinistra post-elettorale

Un esperimento sociale per dimostrare come lo scopo della rivoluzione dei “diritti” estingua gli esseri umani

Emma Bonino

Emma Bonino pratica una aborto con la "pompa da bicicletta" (dal settimanale «Oggi» del 1976)

A tutti quegli italiani che dicono di preferire l’esilio a causa dell’avvento dell’era Meloni bisogna offrire un’alternativa.

Se non fosse moralmente ripugnante, proporrei la fondazione di una repubblica sperimentale per i residuati bellici della Sinistra, dove sperimentare la loro teoria sociale: matrimoni egualitari, eutanasia a go-go, droga libera. Per portare alle estreme conseguenze il loro piano, verificarne l’efficacia mortale e dimostrare come lo scopo della rivoluzione dei “diritti” conduca in breve tempo alla scomparsa degli esseri umani.

Si tratterebbe di una pratica consolatoria per Emma Bonino e Monica Cirinnà, clamorosamente trombate alle elezioni: troverebbero qualcosa da fare, invece di sfogliare nostalgicamente l’album fotografico degli aborti perpetrati con la “pompa da bicicletta” (il «metodo Karman», usato nelle cliniche clandestine dell’allora Centro di Informazione sulla Sterilizzazione e sull’Aborto, fondato nel 1973 dalla Bonino e da altri) o nei momenti liberi dalla ricerca di contanti nella cuccia del cane.

Una volta sperimentato il modello progressista, tramite distacco nelle poche zone rosse rimaste in Italia, comunque non si potrebbe affermare di aver toccato il fondo, perché il fondo non c’è. Ma neanche la soddisfazione di poter dire “Compagni, carogne, tornate nelle fogne!”

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