In un parere legale ufficiale, diffuso il 18 febbraio, il ministro della Giustizia dello Stato del Texas, Ken Paxton, ha dichiarato che, in base alla normativa vigente, permettere ai bambini di sottoporsi a interventi chirurgici per cambiare sesso, e usare bloccanti della pubertà e ormoni cross-sex (la terapia adottata per supportare la transizione di gender), «sul piano giuridico può configurare un abuso su minori».
In particolare, Paxton afferma che
– può causare «nel bambino danni mentali o emotivi che si traducono in un deficit osservabile e concreto nella crescita, nello sviluppo o nel benessere psicologico», Texas Family Code, § 261.001(1)(A).
– «può causare o permettere situazioni in cui il bambino possa subire un danno mentale o emotivo che si traduce in un deficit osservabile e concreto nella crescita, nello sviluppo o nel benessere psicologico», ibid., § 261.001(1)(B).
– può causare «lesioni fisiche che si traducano in danni sostanziali per il bambino», ibid., § 261.001(1)(C).
– e spesso comporta «il mancato impegno nel compiere uno sforzo ragionevole al fine prevenire azioni da parte parte di terzi, che si traducono in danno fisico e quindi in danno sostanziale per il bambino», in particolare da parte di genitori, consulenti e medici, ibid. § 261.001(1)(D).
Nel comunicato stampa con cui ha annunciato la pubblicazione del parere, Paxton ha dichiarato:
«Non c’è dubbio che, in base alla legge del Texas, queste procedure siano “abusi” e che quindi vadano fermate. Tocca al Dipartimento della Famiglia e dei Servizi di protezione del Texas agire di conseguenza. Farò tutto ciò che è in mio potere per proteggere i giovani texani da chi si approfitta di loro e reca loro danno«».
Alcune ulteriori osservazioni contenute nel parere del ministro sono decisive. In primo luogo Paxton nota come, pur sottoponendosi a qualsivoglia procedura o trattamento, una persona non possa mai cambiare veramente il proprio sesso:
«È importante notare che rimane impossibile dal punto di vista medico cambiare veramente il sesso di un individuo, giacché il sesso è determinato biologicamente al momento del concepimento. Nessun medico può sostituire un organo sessuale maschile perfettamente funzionante con un organo sessuale femminile perfettamente funzionante (o viceversa). In realtà queste procedure di “cambio di sesso” provano solo a distruggere un organo sessuale perfettamente funzionante per creare l’illusione estetica del cambiamento di sesso».
In secondo luogo Paxton nota come tutte queste procedure e questi trattamenti causino danno sostanziali, di cui la sterilizzazione è solo il primo:
«Oltre all’ovvio danno di sterilizzare permanentemente un bambino, queste procedure e questi trattamenti possono causare effetti collaterali e danni ulteriori, fra cui gravi effetti sulla salute mentale, trombosi venosa/tromboembolia, aumento del rischio di malattie cardiovascolari, aumento di peso, diminuzione della libido, ipertrigliceridemia, pressione sanguigna elevata, diminuzione della tolleranza al glucosio, malattie della cistifellea, prolattinoma ipofisario benigno, trigliceridi abbassati ed elevati, aumento dei livelli di omocisteina, epatotossicità, policitemia, apnea notturna, resistenza all’insulina, dolore pelvico cronico e aumento del rischio di cancro e ictus».
In terzo luogo, Paxton afferma non esservi prova scientifica sostanziale del fatto che procedure e trattamenti per il cambio di sesso portino beneficio ai minori:
«L’evidenza medica non dimostra che i bambini e gli adolescenti traggano beneficio dall’impegnarsi in queste procedure di sterilizzazione irreversibile. L’incidenza della disforia di genere nei bambini e negli adolescenti non è mai stata stimata, e non c’è consenso scientifico sul fatto che queste procedure e che questi trattamenti sterilizzanti beneficino i minori alle prese con la disforia di genere. […] Non esistono prove che gli esiti a lungo termine sulla loro salute mentale siano migliori o che i tassi di suicidio si riducano per effetto di interventi ormonali o chirurgici. È stato dimostrato che la disforia di genere infantile ha un alto tasso di risoluzione naturale, con il 61-98% dei bambini che si re-identificano con il proprio sesso biologico durante la pubertà. Finora nessuno studio ha mai valutato il corso naturale e il tasso di risoluzione della disforia di genere nelle nuove folle di disforici nell’adolescenza».