Il vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, ha opportunamente fatto presente agli elettori della città scaligera che, per scegliere il prossimo sindaco della città, domenica 26 maggio hanno il dovere morale di valutare «quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall’ideologia del gender, al tema dell’aborto e dell’eutanasia» dai diversi candidati.
Nel 2019 il sindaco uscente della città permise lo svolgimento del Congresso mondiale delle famiglie e pronunciò parole chiare. Magari questo serve agli elettori veronesi per dare seguito concreto alle parole del vescovo.