Il Cile prova a liberalizzare l’aborto

Inizia l’effetto domino prodotto dall’aborto argentino

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Last updated on aprile 6th, 2021 at 05:29 am

Mercoledì 13 gennaio la Commissione per le donne e l’uguaglianza di genere della Camera dei deputati del Cile ha dato inizio all’iter che porterà alla discussione e alla votazione di un progetto legge presentato dall’opposizione e teso a legalizzare l’aborto entro la quattordicesima settimana di gestazione.

Nel Paese vige ora la legge varata nel 2017, che consente l’interruzione volontaria della gravidanza in caso pericolo di vita per la madre, d’“incompatibilità con la vita” del feto o di stupro.

L’effetto devastante esercitato dalla legalizzazione dell’aborto in Argentina in dicembre, con grande sforzo di lobby e “soliti noti”, è già cioè palpabile e comincia dal Cile. Anche in Cile, come in Argentina, il popolo della vita sta facendo sentire la protesta.

Una volta che il provvedimento verrà approvato, il presidente della commissione, Maite Orsini Pascal, potrà inviarlo alla Camera, dove i partiti che compongono la coalizione di Centrodestra che sostiene il governo del presidente Miguel Juan Sebastián Piñera promettono battaglia.

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