Il blitz mortale della Sinistra spagnola

Paola Binetti contro lo Statocentrismo che spaccia eutanasia

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Last updated on Gennaio 28th, 2021 at 01:07 pm

«L’eloquenza delle tante immagini trasmesse in tivù, sui social e sulla stampa obbliga a prendere atto di come a Roma, a Milano e Napoli la folla anche oggi si è concentrata nelle vie del centro con il desiderio, tutto natalizio, di fare regali. Molto problematico il risultato che otterranno i vigili nel tentativo di disperdere le persone, di evitare gli assembramenti e garantire il rispetto delle regole. Ma è pur sempre il tentativo di riappropriarsi della antica tradizione, per cui Natale vuol dire mostrare il proprio affetto verso gli altri con il segno concreto di un qualche regalo.

Radicalmente diversa l’atmosfera che si respira a Madrid. Stesso virus, stessa pandemia, stesso lockdown, stessa caduta del PIL e dell’occupazione, stessa speranza nel vaccino che sta per arrivare: ma la manifestazione fatta da decine e decine di migliaia di macchine che sfilano per la città suonando i loro clacson esprime una protesta drammaticamente diversa. A Madrid si manifesta in questo modo contro l’approvazione della legge sull’eutanasia, approvata con un blitz notturno solo qualche giorno fa». Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Unione di Centro, che prosegue: «La Sinistra, al governo dopo varie elezioni in cui non si era riusciti a formare una adeguata maggioranza, ha approfittato di alcune circostanze ben poco favorevoli per tante persone malate o in gravi difficoltà economiche, per far approvare la legge sull’eutanasia. E il popolo spagnolo oggi protesta in modo chiaro e forte per la forma e la sostanza di una decisione che colpisce al cuore una nazione dalle antiche tradizioni cattoliche. Protesta per il modo in cui una Sinistra, arrogante ed incompetente, incapace di una corretta gestione della pandemia, pretende di risolvere i problemi di chi forse è stanco di vivere, facilitando l’uscita di scena con una iniezione letale a carico dello Stato. Il momento scelto per l’approvazione della legge è dei peggiori che si potrebbero immaginare, in un Paese in cui la gente lotta per vivere, chiede letti di terapia intensiva, farmaci più efficaci e attende il vaccino come se fosse la speranza messianica che riporta la vita dove prima era solo morte».

Per la Binetti, specializza in Psicologia e Psichiatria all’Università di Navarra di Pamplona, in Spagna, «non si tratta solo di legalizzare il suicidio assistito, ma di renderlo facilmente accessibile a chiunque lo desideri, senza investire prima, come sarebbe giusto, in terapie palliative; in risorse di supporto alla povertà, in una presa in carico socio-psicologica che offra un barlume di speranza in questa drammatica incertezza. Mentre il numero dei morti quotidiani è ancora davvero molto alto, di poco inferiore all’Italia, il governo offre come soluzione ai cittadini una sorta di mistificazione del diritto a morire. A scegliere come e quando morire, senza nessun’altra preoccupazione perché, nello Stato-centrismo della Sinistra spagnola, a tutto pensa papà-Stato. E così, come il virus CoViD-19 è letale e contagioso, il timore è che la Sinistra spagnola contagi la Sinistra italiana, con la complicità degli alleati di governo, il Movimento 5 Stelle, da sempre favorevole a situazioni estreme in materia di bio-diritto». Peraltro, prosegue la senatrice, «anche la Svizzera ha votato in questi giorni la depenalizzazione del suicidio assistito, aprendo a una forma di eutanasia di Stato, per cui i nostri timori sono sempre più concreti». E assicura: «Non lasceremo che tutto ciò avvenga con un blitz notturno che ci rubi per l’ennesima volta il diritto ad intervenire e ad opporci. Né mi stupirei che la maggioranza fosse pronta a mettere la fiducia anche sulla morte di Stato in nome di una falsa libertà. Eutanasia è il nome di questa falsa libertà, che invece di curare malati e malattie, cancella le malattie sopprimendo i malati. Ma forse questa potrebbe essere davvero l’occasione super-buona per mandare a casa un governo ostile a tutte le legittime istanze di un Paese che chiede solo di vivere e di vivere meglio di come stia vivendo ora. Dopo avergli reso la vita impossibile, ora il governo potrebbe essere tentato a far sparire che si lamenta o non è contento, autorizzandolo a ricorrere al suicidio assistito, a carico dello stesso Servizio sanitario nazionale»

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