I sanguigni auguri dell’agrifoglio, l’arbusto che non secca

Agrifoglio

Image by Natasha Barbieri from Pixabay

Last updated on Febbraio 24th, 2021 at 12:32 pm

La bellezza della famiglia attraverso storie, apologhi, aneddoti e spunti che oggi «Nostradomus» raccoglie per seminare un domani migliore

L’agrifoglio, nome scientifico Ilex aquifolium, è un arbusto sempreverde della famiglia delle Aquifoliaceae, simbolo natalizio tradizionale usato per abbellire le tavole delle feste e i biglietti augurali.

Il suo utilizzo nei mesi più freddi dell’anno per decorare le case in occasione delle festività pare essere antichissimo e antecedente il cristianesimo (come protezione dai demoni e, nel freddo buio invernale, come simbolo di persistenza e rinascita), che però ha attribuito un’interpretazione più profonda e una dimensione spirituale alle sue foglie pungenti e alle sue bacche rosse.

La struttura della foglia dovrebbe cioè richiamare la corona di spine di Gesù sulla Croce, mentre i frutti rossi ricorderebbero il sangue del Cristo. I boccioli bianchi, invece, starebbero a simboleggiare la purezza della Madonna.

Un’altra tradizione cristiana narra che le bacche dell’agrifoglio derivino dalle gocce coagulate di sangue di un pastore che, mentre portava i doni a Gesù, si ferì pungendosi con le foglie di questa pianta.

Analogo è il simbolismo di un’altra pianta poco dissimile, il pungitopo (Ruscus aculeatus, altro sempreverde della famiglia delle Asparagaceae), così detto per l’usanza contadina di porne delle corone intrecciate ai piedi degli alberi da frutto per evitare che vi salissero i roditori. Da qui, poi, l’utilizzo decorativo nelle case a Natale.

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