Gli USA, solo ideologia e convenienza

Lo proclama al mondo il Segretario di Stato, smantellando la priorità della libertà religiosa

Antony Blinken

Il segretario di Stato Antony Blinken

Last updated on aprile 12th, 2021 at 09:19 am

Ci siamo. Martedì 30 marzo il Segretario di Stato voluto dall’Amministrazione Biden, Anthony Blinken, ha rivelato al mondo un brusco cambio di direzione nella politica estera degli Stati Uniti d’America. Troppa libertà religiosa, dice Blinken, troppa enfasi sulla libertà di religione nella passata Amministrazione Trump. Occorre dunque “riequilibrare”, portando in primo piano altri “diritti” umani. Non serve la lampada di Aladino per capire quali: l’aborto e l’ideologia LGBT+.

Per il mondo progressista, infatti, mondo progressista di cui l’Amministrazione Biden e il suo personale, Blinken compreso, sono vere punte di diamante, la sovversione della natura umana e la soppressione di esseri umani ancora nel ventre delle proprie madri sono “diritti” umani principiali al pari di quel bene supremo che è la libertà religiosa.

Il ribaltamento non potrebbe essere più netto. Con Mike Pompeo il Dipartimento di Stato aveva infatti stabilito con chiarezza essere la libertà religiosa il faro illuminante e la forza trainante della politica estera statunitense. Tanto che Pompeo aveva opportunamente preso di petto il proliferare di “diritti” che nel mondo servono soltanto ad alimentare e a diffondere l’ideologia abortista e LGBT+, istituendo una commissione ad hoc per riportare la barra a dritta.

Ora tutto questo appartiene soltanto al passato. La Commissione è stata smantellata, la libertà religiosa non guida più gli Stati Uniti nel mondo, l’ambasciatore per la libertà religiosa globale, Sam Brownback, verrà pensionato, e aborto e gender torneranno a colonizzare il mondo.

Del resto è stata l’Amministrazione Trump l’eccezione. L’idea di cui Blinken si fa ora portavoce è la medesima che ha trionfato durante l’Amministrazione Obama e l’Amministrazione Clinton, e riporta le lancette all’antica interpretazione liberal di cosa sia l’essere umano: un marionetta modellata dal fango in cui il potere ideocratico alita il proprio spirito, muovendone poi i fili. E ciò che annuncia ora Blinken non è nemmeno una novità, bensì l’applicazione di quanto promesso per tempo da Joe Biden e signora Kamala Harris: LGBTizzazione del mondo scritta a chiare lettere nel programma elettorale.

Certo, nello stesso discorso (la presentazione del 45° rapporto annuale sui diritti umani nel mondo stilato dal Dipartimento di Stato) Biden ha ribadito la stessa linea dura contro la Cina che già aveva annunciato non appena nominato da Biden per l’incarico, addirittura salutando con favore la linea Trump. Ma la situazione è grave lo stesso. Anzi, forse lo è di più.

Dire che la libertà religiosa non è più la stella polare della politica statunitense è un’affermazione forte sul piano culturale e pesante sul piano filosofico. Significa affermare che la libertà religiosa vale meno di altro, dunque che ciò che caratterizza l’azione pubblica dell’uomo non è determinato da come egli si ponga davanti ai princìpi e alle domande fondamentali dell’esistenza stessa.

Insomma, vuole dire ridurre la portata della capacità e della libertà politiche della persona, ponendo l’azione pubblica sub condicione. Quando dunque Blinken afferma che l’ostilità degli Stati Uniti verso la Cina non diminuirà, noi non sappiamo più per quale motivo sarà così. Un motivo buono? Un motivo cattivo? Sarà il bene a orientare gli Stati Uniti nel mondo o il male?

Dire, come fa Blinken, che i motivi per cui gli Stati Uniti si opporranno alla Cina non saranno più impernianti sul primo diritto anche politico dell’uomo ovvero, ma sul secondo, sul terzo o sul quarto, significa dire che diversi sono i diritti dell’uomo, ma che non vi è criterio ermeneutico, dunque non esiste gerarchia. Dipende dalla volontà, dalla voglia o, come si dice ora, dall’orientamento. La Cina sarà un nemico politico ed economico, ma non anzitutto e soprattutto la portatrice di una ideologia contraria al vero e al bene, che ha pure, ovviamente, ricadute politiche ed economiche.

Oggi l’Amministrazione Biden dice cioè al mondo che tutto è relativo e che gli Stati Uniti sono guidati solo dalla convenienza. Che a questo verrà sacrificato tutto il resto. Che la convenienza del mondo sono l’aborto e il ribaltamento della natura umana.

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