Last updated on marzo 27th, 2021 at 01:40 am
Riportare al centro la paternità e la maternità. È questo l’obiettivo del Festival della Vita Nascente. Rigorosamente online, l’evento si terrà domani, sabato 27 marzo, dalle 14.30 alle 17.30, sul sito web www.giornatavitanascente.org e sulle pagine Facebook delle associazioni aderenti.
25 marzo
L’evento prende le mosse da Modena, dove ogni anno, fin dal 2006, si svolge una fiaccolata ecumenica per la vita nascente ideata dal Servo di Dio don Oreste Benzi (1925-2007). Ed è proprio la Comunità Giovanni XXIII, da lui fondata, ad aver pensato di coinvolgere l’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn) per trasformare questo evento simbolico in una proposta concreta: istituire una Giornata della Vita nascente nella data del 25 marzo. E non a caso ieri, 25 marzo, si è tenuta una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per presentare il Festival e le proposte politiche al fine di istituire il «Giorno della vita nascente».
Crisi demografica
Ne hanno parlato Andrea Mazzi della Comunità Giovanni XXIII ed Emanuela Garavelli dell’Anfn. «Istituire questa giornata lo dobbiamo alle nuove generazioni, a tutti quei giovani che vorrebbero avere figli e non possono permetterselo», ha detto la Garavelli. «Perché», ha proseguito, «la scelta di fare figli non è più libera, è legata alle proprie condizioni socioeconomiche». È vero che la carenza di politiche familiari è una delle cause della crisi demografica, ma non l’unico. «Oltre al discorso economico da dover affrontare, occorre anche creare un clima culturale che sia favorevole alla vita», ha detto Eugenia Roccella, ex parlamentare e tra le promotrici di questa iniziativa.
Lo spunto dantesco
Senza figli, del resto, non c’è futuro. Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia tra i firmatari di una delle proposte di legge, ha preso spunto dal Dantedì (la giornata in onore di Dante che si è celebrata ieri) per formulare un’accattivante allegoria. «Più che di inverno demografico, dovremmo iniziare a parlare di “inferno demografico”». Palmieri ha ricordato che «i figli danno gioia, serenità e futuro e non sono un ostacolo al compimento di sé stessi». Pertanto, «se torneremo a capire il valore del fare figli, dall’“inferno” potremo uscire a riveder le stelle».
Le adesioni politiche
Oltre a Palmieri, erano presenti altri politici favorevoli all’iniziativa come Matteo Colaninno, Maurizio Gasparri, Alessandro Pagano, Isabella Rauti, Paola Binetti, Maurizio Lupi, Maria Teresa Bellucci, Lucio Malan, Tiziana Drago, Simone Pillon. Un fronte politico trasversale, convinto che sia fondamentale alzare l’indice di natalità come condizione per poter guardare all’avvenire con un minimo di fiducia in più.
Il Festival
Appuntamento allora a domani. Nelle intenzioni dei proponenti (ad oggi oltre trenta associazioni) il Festival intende essere apartitico e laico, «in quanto i valori proposti sono valori umani, condivisibili da persone appartenenti a qualunque confessione religiosa e dai non credenti». Il carattere antropologico dell’iniziativa «garantisce la trasversalità, perché riguarda il bene dell’uomo». Prevista la partecipazione, tra gli altri, di personaggi famosi come Licia Colò, Nek, Pupi Avati, di campionesse olimpioniche come Elisa Di Francisca e Francesca Dallapé, della comica Federica Cifola, dell’imprenditore Gianni Dotti, di un’ostetrica che ha fatto nascere quasi 90mila bambini come Maria Pollacci, del presidente ISTAT Gian Carlo Blangiardo, del ministro delle Infrastrutture ed economista Enrico Giovannini, di una giovane mamma «speciale» come Laura Miola.