Quel che differenzia i progressisti è un diverso grado di conoscenza, nel senso gnostico del termine. Sembrano infatti anticipare sempre qualcosa di più, incuranti del fatto che la loro versione della realtà, alle persone comuni, non risulti veritiera. Ancora è ignota la possibilità per gli uomini di concepire un figlio nel proprio “grembo paterno”? Ecco che in Francia arriva il «Le planning familial».
Si autodefinisce «movimento femminista e di educazione familiare». Oltralpe «milita per il diritto all’educazione alla sessualità, alla contraccezione, all’aborto, all’uguaglianza di diritti fra le donne e gli uomini». Ovviamente «combatte ogni forma di violenza e di discriminazione». E s’incarica d’informare il mondo che l’obiettivo dell’uomo che concepisca un figlio nel proprio “grembo” è assolutamente alla portata di tutti, tanto da illustrare l’evento con un disegnino diffuso sui profili social, dove peraltro si ammette che per «uomo» s’intende una persona transgender «nata con una vulva, una vagina, un utero, la quale si indentifichi come uomo».
Il bello, anzi il brutto, è che il ministro francese delle Pari opportunità, Isabelle Rome, elogia l’attività dei propagandisti di menzogne e la sostiene perché li considera «associazione storica essenziale per i diritti delle donne, e per l’accesso alla contraccezione e all’interruzione volontaria di gravidanza».
Non è la prima volta che si afferma il desiderio distorto di violentare la natura umana, stravolgendone il funzionamento ordinato. A livello internazionale le cronache riportano regolarmente casi di sperimentazioni mostruose, mai tuttavia, che si sappia, con finanziamenti pubblici, cosa che invece «Le planning familial» può vantare di disporre, benché lamentandosi per una campagna dell’estrema destra francese tendente a privare il gruppo dei fondi statali.
In realtà, le più agguerrite contro la negazione del dato biologico paiono essere proprio le femministe, che infatti finiscono bersagliate dagli attivisti trans e queer con improperi e minacce in quanto «terf», acronimo di «trans-exclusionary radical feminist», sul modello di quanto sta accadendo alla scrittrice inglese J.K. Rowling.
Ma qui con l’aggiunta di un paradosso terribile: i maschi pentiti potrebbero rivolgersi a «Le planning familial» non solo per rimanere “incinti”, ma soprattutto per la voluttà assassina di sopprimere un essere umano. L’eguaglianza a tutti i costi costa troppo. È proprio inseguendo un’utopia che nella storia sono stati compiuti i peggiori crimini.